Pubblicato il 9 dicembre 2015, nella seduta n. 550
ARACRI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro della giustizia. -
Premesso che:
nel mese di novembre 2015 il Vaticano è stato colpito da un nuovo scandalo, denominato "Vatileaks 2", che vede coinvolti monsignor Lucio Ángel Vallejo Balda, presbitero spagnolo nonché segretario della Prefettura degli affari economici della Santa sede, Francesca Immacolata Chaouqui, di origini marocchine, già componente della commissione referente sulle attività economiche della Santa sede e Mario Benotti, collaboratore del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Sandro Gozi;
vi sarebbe altresì indagato il signor Nicola Maio, segretario particolare di monsignor Balda;
da notizie pubblicate sui principali quotidiani nazionali, sembrerebbe che la signora Chaouqui avesse dei contatti con i servizi di sicurezza italiani;
l'accusa formulata dai giudici sarebbe di sottrazione di informazioni riservate, dello Stato della Città del Vaticano, inerenti alle spese economiche della Santa sede, reato punibile penalmente attraverso la legge n. IX, art. 10, del medesimo Stato;
tali informazioni sarebbero state successivamente divulgate a due giornalisti, quindi pubblicate attraverso due libri, "Via Crucis" di Gianluigi Nuzzi e "Avarizia" di Emiliano Fittipaldi;
da notizie in possesso dell'interrogante, anche questi ultimi sarebbero indagati per concorso in sottrazione di informazioni riservate, ma, essendo residenti in territorio italiano, dovrebbero essere perseguiti formalmente solo attraverso una rogatoria;
il procedimento è attualmente ancora in corso, è stato disposto un primo rinvio a giudizio da parte del Tribunale vaticano per tutti e 5 gli indagati, suscitando forti polemiche nell'opinione pubblica,
si chiede di sapere:
se il signor Mario Benotti, alla luce dell'indagine che lo vede coinvolto, prosegua la collaborazione con il sottosegretario Sandro Gozi;
se la signora Francesca Chaouqui mantenga taluni contatti con i servizi di sicurezza italiani e, in caso affermativo, di che tipo di rapporti si tratti;
se in relazione alla posizione dei giornalisti Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi risulti una richiesta di rogatoria;
se non ritenga di dover approfondire la questione, al fine di scongiurare conseguenze pericolose per le istituzioni italiane.