Atto n. 4-04782

Pubblicato il 4 novembre 2015, nella seduta n. 535

MAURO Mario - Al Presidente del Consiglio dei ministri. -

Premesso che:

il 26 giugno 2015 l'Assemblea capitolina ha ufficializzato la candidatura di Roma ai giochi olimpici 2024;

presso il comitato promotore per la candidatura di Roma, il circolo canottieri di Piediluco, il comitato e le istituzioni locali di Terni, hanno avanzato una proposta tesa a fare del lago di Piediluco un sito per lo svolgimento della disciplina del canottaggio nell'ambito dell'evento;

il lago di Piediluco si trova nell'Italia centrale, può essere considerato il più grande bacino lacustre naturale della regione Umbria, dopo il Trasimeno. Esso dista 80 chilometri da Assisi e 100 chilometri da Roma lungo il cammino della via Francigena;

ha già avuto un ruolo storico nelle attività sportive, avendo ospitato manifestazioni nazionali ed internazionali, ed è stato in primo piano nella costruzione dei successi mondiali ed olimpici del canottaggio azzurro;

per le sue caratteristiche, rappresenta un bacino idoneo e già pronto, che consentirebbe un cospicuo abbattimento dei costi per la costruzione di nuovi impianti olimpici. Dispone già di un centro remiero federale attrezzato con sale per remoergometri, sale massaggi, spogliatoi, palestra, pronto soccorso, deposito per imbarcazioni, oltre ad una tribuna coperta con uffici e servizi e sala stampa;

il presidente del Coni, Giovanni Malagò, nel corso dell'inaugurazione dei mondiali di tiro con l'arco a Terni, ha commentato la richiesta fatta dalle istituzioni ternane per l'inserimento del bacino, come sede delle gare di canottaggio, dichiarandola una ipotesi poco plausibile e non realistica;

sempre Malagò ha dichiarato che gli atleti vogliono poter frequentare il villaggio olimpico e che Piediluco è troppo lontana da Roma e da quello che sarebbe il cuore pulsante delle olimpiadi,

si chiede di conoscere:

se il Governo non ritenga di dover intervenire, affinché la proposta avanzata dal circolo canottieri di Piediluco e dalle istituzioni ternare, sia ritenuta meritevole e degna di considerazione;

se corrisponda al vero che la costruzione di un nuovo bacino per il canottaggio comporterebbe un costo oggi stimabile tra i 50 ed i 70 milioni di euro e che, in proiezione temporale, il costo lieviterebbe fino ad una cifra compresa tra gli 80 o i 100 milioni di euro;

se il Governo non ritenga che inserire nel programma dei giochi olimpici 2024 il lago di Piediluco consenta di abbattere, se non addirittura di evitare, gli ingenti costi di investimento previsti per la costruzione di nuovi impianti.