Pubblicato il 22 ottobre 2015, nella seduta n. 530
MOLINARI , VACCIANO , BENCINI , GAMBARO , CAMPANELLA - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che a quanto risulta agli interroganti:
in data 4 luglio 2012 i Carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria arrestavano il sindaco di Molochio (Reggio Calabria), Beniamino Alessio, accusato di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato e di favoreggiamento personale, provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Palmi, su richiesta della procura della Repubblica. Sembra, secondo le indagini, che il primo cittadino, avrebbe approfittato della sua attività di consulenza aziendale per effettuare numerose assunzioni fittizie, finalizzate a far conseguire a falsi braccianti agricoli indennità di disoccupazione, in cambio del sostegno elettorale nel marzo 2010, quando il sindaco venne eletto primo cittadino;
tali fatti porterebbero a ritenere sommamente probabile che le risultanze elettorali delle ultime elezioni amministrative, svoltesi nel marzo 2010, non siano state rispettose del libero gioco delle regole democratiche;
in data 5 luglio 2012, il prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli, sospendeva dalla carica il citato sindaco di Molochio;
già allo spirare del 2012, nei confronti del sindaco di Molochio, pendevano, secondo quanto risulta agli interroganti, diversi procedimenti penali: uno per ingiuria aggravata a mezzo comizio pubblico, dinanzi al giudice di pace di Taurianova; un altro pendente sempre dinanzi al giudice di pace di Taurianova e sempre per il reato di ingiuria; un altro ancora per il reato di abuso d'ufficio dinanzi al tribunale di Palmi; sempre dinanzi al tribunale di Palmi, un altro pendente per il reato di omissione di atti d'ufficio; due, infine, pendenti presso la Procura della Repubblica di Palmi per abuso d'ufficio e soppressione di atti, uno, e per abuso d'ufficio, l'altro;
in più circostanze, la minoranza consiliare del Comune di Molochio avrebbe segnalato gravi comportamenti il cui tenore va oltre, a giudizio degli interroganti, la discutibilità politica e che hanno dato luogo all'apertura di procedimenti penali relativi: alla selezione di 16 volontari del servizio civile da impiegare nei progetti "Universo Giovani" e "Così Vicini, Così Lontani" per l'anno 2010/2011; alla ristrutturazione delle piazze principali di Molochio;
la minoranza consiliare, invitata dalla procura della Repubblica di Palmi a rendere dichiarazioni testimoniali sulle vicende esposte, avrebbe prodotto numerosi documenti a chiarimento di una vicenda relativa alle determine di liquidazione senza preventivo impegno di spesa (ben 15 atti emessi solo nel corso del 2012). In tale circostanza sarebbe stata portata all'attenzione degli organi inquirenti anche altra documentazione, proponendo l'acquisizione di ben 14 determine datate e sottoscritte in tempi molto lontani dal sindaco Alessio e pubblicate nel periodo in cui quest'ultimo si trovava agli arresti e risultava sospeso dalla sua carica di sindaco, destando sospetto e profonda inquietudine il fatto che venissero pubblicati atti emessi sino ad oltre 2 anni di distanza da tale momento;
nonostante la gravità delle accuse, il sindaco Alessio, finito in carcere per truffa aggravata ai danni dell'INPS e falsità in atti, fu scarcerato per decorrenza dei termini della custodia cautelare nell'ottobre 2012 e, pur nella persistenza della misura limitativa della libertà personale, dovuta all'obbligo di firma presso la Polizia giudiziaria e al divieto di espatrio (per il ritenuto pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove), avrebbe continuato a esercitare le sue funzioni;
considerato che a quanto risulta agli interroganti:
le recenti elezioni amministrative del 31 maggio 2015 hanno visto riconfermato a sindaco Beniamino Alessio;
in data 13 ottobre 2015, il tribunale di Palmi ha condannato il sindaco Beniamino Alessio, infliggendogli una pena di un anno di reclusione per il reato di cui all'art. 323 del codice penale (oltre al pagamento delle spese ed al risarcimento dei danni a favore della parte civile costituita), per avere posto in essere una sequenza di atti ritorsivi nei confronti dell'allora comandante della Polizia municipale e culminati nella revoca delle funzioni con trasferimento ad altro settore dell'amministrazione, determinando l'operatività del decreto legislativo n. 235 del 2012,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto illustrato in premessa;
se non ritenga necessario, dati i fatti citati, intervenire in modo particolarmente sollecito, al fine di attivare la piena applicazione del decreto legislativo n. 235 del 2012;
se non ritenga necessario, dati i fatti citati in premessa, valutare in modo particolarmente approfondito la possibile compromissione della legittimità degli atti amministrativi di un ente, al fine di evitare che la decadenza del suo primo cittadino implichi la compromissione dell'immagine di una comunità intera.