Atto n. 4-04612

Pubblicato il 1 ottobre 2015, nella seduta n. 514
Risposta pubblicata

DE POLI - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -

Premesso che a quanto risulta all'interrogante:

dall'inizio dell'anno scolastico 2015/2016 in molti plessi scolastici di Padova i bidelli si rifiutano di distribuire la merenda tra le 10 e le 10.30 (in genere tè, biscotti e frutta), di accendere lo scaldavivande e di pulire i tavoli, dopo la consumazione del pranzo, costringendo i piccoli alunni al digiuno fino a mezzogiorno e ad un pasto freddo a pranzo;

il motivo dello sciopero sarebbe riconducibile al contratto nazionale del personale ATA, che non contempla le "mansioni miste". A detta dell'assessore alle Politiche scolastiche del comune di Padova, quello delle "funzioni miste" è un problema annoso ed è riconducibile a un difetto di origine: le mansioni erano disciplinate dal protocollo siglato tra Anci e Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, ma non dal contratto di lavoro. Per ovviare a tale problematicità, sia in Veneto che in altre regioni, alcuni comuni hanno stanziato fondi propri da destinare ad una integrazione stipendiale del personale pubblico;

senza nulla togliere alle rivendicazioni, purché legittime, di questi lavoratori, le vittime incolpevoli dell'agitazione sono gli alunni, per i quali i loro genitori, giustamente, rivendicano quanto la scuola pubblica dovrebbe garantire,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non intenda intervenire per evitare che simili episodi vergognosi si ripetano in futuro, anche a tutela dei diritti dei bambini che, proprio per la loro tenera età, dovrebbero essere sempre oggetto di protezione.