Atto n. 4-04569

Pubblicato il 24 settembre 2015, nella seduta n. 511

ENDRIZZI , CASTALDI , CAPPELLETTI , MORRA , TAVERNA , MORONESE , CRIMI , DONNO , GIARRUSSO , AIROLA , COTTI , PAGLINI , PUGLIA - Ai Ministri della salute e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

l'inquinamento atmosferico è il fenomeno di alterazione della normale composizione chimica dell'aria, dovuto alla presenza di sostanze in quantità e con caratteristiche tali da alterare le normali condizioni di salubrità dell'aria. Queste modificazioni pertanto possono costituire pericolo per la salute dell'uomo, compromettere le attività ricreative e gli altri usi dell'ambiente, alterare le risorse biologiche e gli ecosistemi, nonché i beni materiali pubblici e privati;

in particolare, l'inquinamento da polveri sottili e ozono comporterebbe conseguenze nefaste sulla salute dei cittadini, sia sul breve, che, soprattutto, sul lungo termine. Si va dalla cancerogenicità accertata di Pm10, Pm2,5 e benzo(a)pirene (che inoltre producono malattie respiratorie e cardiovascolari), alla diminuzione della funzionalità polmonare e all'aumento delle infezioni polmonari prodotte dall'ozono e dal biossido di azoto. Numerosi studi dimostrano inoltre che l'esposizione a lungo termine all'ozono ridurrebbe lo sviluppo della funzione dei polmoni nei bambini, e la ridotta capacità di questi organi potrebbe contribuire in età adulta ad una minore aspettativa di vita;

considerato che:

nel nostro Paese, l'attività di informazione sul tema dell'ozono troposferico risponde a quanto previsto dal decreto legislativo n. 155 del 2010, articoli 14 e 18, in base al quale il pubblico deve essere informato in modo tempestivo sui superamenti, effettivi o previsti, della soglia di allarme (240 µg/m3) e della soglia di informazione (180 µg/m3) per l'ozono;

sul territorio del Veneto, i valori di ozono sono costantemente rilevati da ARPAV (Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto), i cui dati, trasmessi tramite centraline automatiche, vengono confermati dopo la validazione quotidiana, elaborati ed utilizzati per la predisposizione di tabelle, grafici e bollettini che, pubblicati sul sito dell'Agenzia stessa, consentono una immediata lettura della situazione della qualità dell'aria;

secondo i citati dati, ripresi da Legambiente e pubblicati da numerose testate giornalistiche, dall'inizio del 2015, nella città di Padova e nella provincia, l'inquinamento da ozono e polveri sottili (se si considerano i 53 giorni di sforamento del limite per la protezione umana dall'ozono e i 42 giorni per quanto riguarda il limite giornaliero del pm10 - polveri sottili), ha raggiunto un totale di 95 giorni su 200, vale a dire quasi un giorno su 2;

considerato infine che con atto di sindacato ispettivo 4-00734, del 7 agosto 2013, che ad oggi non ha ricevuto risposta, venivano segnalate ai Ministri della salute e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare le medesime criticità sollevate nel presente atto, che da allora non appaiono in alcun modo superate,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano conoscenza dei fatti descritti in premessa;

se non intendano, nell'ambito delle proprie competenze, intervenire presso l'amministrazione comunale di Padova, al fine di verificare i motivi per cui non siano stati adottati i provvedimenti dovuti e necessari, per uscire dallo stato di illegalità e di degrado dell'aria, nonché di rischio per la salute della popolazione;

quali iniziative di competenza intendano urgentemente adottare, al fine di tutelare la salute e l'incolumità pubblica della popolazione di Padova.