Atto n. 4-04572

Pubblicato il 24 settembre 2015, nella seduta n. 511

LUMIA - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

come si apprende da diverse fonti di stampa, un attentato incendiario di grandi dimensioni qualche giorno fa ha completamente distrutto il cantiere navale del testimone di giustizia G. F., ad Ameglia (La Spezia), il paese in cui l'uomo, ex infiltrato per 4 anni in un cartello di narcotrafficanti spagnoli e colombiani, vive insieme alla sua famiglia;

i vigili del fuoco, chiamati ad un primo sopralluogo, hanno definito l'attentato come incendiario, quindi "chiaramente doloso". L'attentato ha completamente incenerito l'intero cantiere e tutto il suo contenuto: attrezzature, modelli, stampi per nuove imbarcazioni già brevettati e la gran parte delle imbarcazioni, con le quali F. avrebbe partecipato ad un importante salone nautico;

l'importo complessivo dei danni, da una prima stima, ammonterebbe a circa 100.000 euro, ma è il danno indotto a destare enorme preoccupazione: il cantiere ed il suo contenuto erano l'unica forma di sostentamento per F., sua moglie ed i loro 6 figli, che dopo aver abbandonato il programma di protezione testimoni 3 anni fa avevano faticosamente riavviato la propria attività di rimessaggio, grazie soprattutto all'aiuto dell'Associazione Testimoni e delle molte persone che, una volta appresa la storia di F. attraverso la puntata della trasmissione televisiva "Presa Diretta" "Testimoni di Giustizia", avevano tentato di aiutarlo. Inoltre, su F. sembra che pesi anche una taglia di 2 milioni di euro che il cartello dei narcos, sgominato grazie alla sua attività di infiltrato, aveva messo sulla sua testa,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda intraprendere un intervento deciso, serio e risolutore per assicurare a F. ed alla sua famiglia un'adeguata protezione in loco, e che si intervenga per consentire ad un uomo coraggioso di poter rimettere in piedi la propria attività e vivere una vita normale.