Pubblicato il 23 luglio 2015, nella seduta n. 490
SIMEONI , ORELLANA , DE PIETRO , VACCIANO , BIGNAMI , CASALETTO , ROMANI Maurizio , BENCINI , MASTRANGELI - Al Ministro della salute. -
Premesso che a quanto risulta agli interroganti:
le cronache locali riportano ancora una volta notizie di mala gestione della sanità nella provincia di Latina e nella zona del pontino;
secondo la stampa, infatti, si è verificato in data 1° luglio 2015 il crollo di un solaio nella casa della salute di Sezze, fortunatamente non causando vittime, poiché tale struttura era già state dichiarata inagibile e transennata dai vigili del fuoco;
in un primo sopralluogo gli uomini del 115 avevano evidenziato una profonda fessura nella parte centrale dell'ospedale e, vista la rapidità con la quale la situazione stava evolvendo, era stato disposto lo sgombero dell'area interessata;
questo increscioso avvenimento evidenzia ancora una volta, se necessario, la cattiva condizione in cui versano le strutture sanitarie pontine, con evidenti rischi per la sicurezza di personale e pazienti;
nonostante l'apertura della casa della Salute di Sezze, rimangono ancora sul tavolo tutte le altre problematiche dell'ospedale "S.M. Goretti", nonostante le ripetute segnalazioni inviate a tutti i livelli istituzionali: l'affollamento oramai endemico del pronto soccorso, che si ripercuote anche sul funzionamento delle ambulanze, che restano bloccate a causa dell'utilizzo improprio delle barelle utilizzate come letti di degenza; la carenza cronica di organico, che genera tempi incongrui di attesa al pronto soccorso anche per i pazienti in "codice rosso"; i biblici tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali che hanno visto arrivare ad oltre un anno i tempi per ottenere una mammografia; l'utilizzo incongruo del pronto soccorso per l'alto numero di accesso dei cosiddetti "codici bianchi"; il ciclico blocco degli interventi chirurgici di elezione causato dalla carenza di posti letto nel reparto di rianimazione, che provoca un utilizzo scandalosamente inadeguato delle sale operatorie che fungono da ulteriori posti letto di rianimazione;
tutti questi problemi, ripetutamente denunciati ormai da moltissimo tempo ed a tutti i livelli istituzionali, non hanno ancora trovato risposte, né sono stati disposti interventi che possano far sperare in un miglioramento della situazione che ormai pare essere arrivata al vero e proprio collasso;
anche la Cgil funzione pubblica, dopo un recente incontro con i lavoratori in merito alla situazione dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina, ha prospettato un quadro drammatico, fatto di carenza di organico e posti letto, di annosi problemi al pronto soccorso, liste di attesa lunghissime e quant'altro, tanto da preannunciare un esposto alla Procura della Repubblica;
considerato che:
secondo quanto previsto dal patto della salute 2014-2016, l'istituzione delle case della salute dovrebbe avere come principale obiettivo quello di favorire, attraverso la contiguità spaziale dei servizi e degli operatori, la unitarietà e l'integrazione dei livelli essenziali delle prestazioni sociosanitarie, principi fondamentali, affermati esplicitamente dal decreto legislativo n. 229 del 1999 e dalla legge n. 328 del 2000;
la casa della salute deve, fra le altre cose, garantire la continuità assistenziale e terapeutica per 24 ore e 7 giorni su 7; assicurare un punto unico di accesso dei cittadini alla rete dei servizi e la presa in carico della domanda; sviluppare, tramite il distretto, rapporti di collaborazione con l'ospedale di riferimento sia per l'interdipendenza tra cure primarie, cure specialistiche e diagnostica strumentale che per la definizioni di protocolli per accessi e dimissioni programmate;
il reale funzionamento della struttura avrebbe in teoria potuto essere un valido supporto al migliore e più congruo funzionamento del pronto soccorso, se non fosse che a pochi mesi dalla sua apertura si trovava già in una condizione tale da dover chiudere una parte dell'edificio poiché pericolante;
nel mese di febbraio 2015 c'è stato un cambio al vertice dell'ospedale "Santa Maria Goretti", per il quale l'Asl ha deciso di riportare nella posizione di maggiore responsabilità del principale nosocomio della provincia il dottor Sergio Parrocchia: avvicendamento che allo stato attuale della situazione non sembra aver prodotto alcun miglioramento nella gestione del "Goretti", che rimane afflitto dai soliti problemi;
tra le novità contenute nel patto della salute c'è anche la previsione di attivare un sistema di monitoraggio, analisi e controllo dell'andamento dei singoli sistemi sanitari regionali, che consenta di rilevare in via preventiva, attraverso un apposito meccanismo di allerta, eventuali e significativi scostamenti delle performance delle aziende sanitarie e dei sistemi sanitari regionali, in termini di qualità, quantità, sicurezza, efficacia, efficienza, appropriatezza ed equità dei servizi erogati,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;
se intenda attivare tutte le azioni di propria competenza, al fine di verificare la reale situazione strutturale dell'edificio adibito a casa della salute di Sezze e verificare se nella procedura di scelta siano stati valutati e rispettati tutti i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa vigente;
se intenda attivare tutte le azioni di competenza al fine di verificare le reali motivazioni del perdurare delle disfunzioni dell'ospedale "Santa Maria Goretti" di Latina" ed individuare le eventuali responsabilità.