Atto n. 4-04198

Pubblicato il 30 giugno 2015, nella seduta n. 474

AMORUSO - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che, a quanto risulta all'interrogante:

la cooperativa "Coraggiosi", con sede legale a Poggiomarino (Napoli), ha tra gli scopi sociali la raccolta del pomodoro, in massima parte prodotto in Puglia, e la commercializzazione dello stesso alle migliori condizioni per i conferenti;

tale cooperativa faceva parte dell'organizzazione CON.CO.O.SA, ed operava e tuttora opera in Capitanata;

per le attività connesse alla produzione e commercializzazione sono previsti interventi comunitari, distribuiti agli aventi diritto (i produttori) ai sensi di legge;

per i prodotti conferiti nell'annata agraria 2011 si sarebbero verificate gravi anomalie, per cui ad oggi pende un giudizio presso la Corte di appello di Bari tra il signor Alessandro Treviso, creditore della somma di 268.046,25 euro, per pomodori conferiti, e la cooperativa;

la cooperativa si sarebbe trincerata, tra l'altro, dietro pretese insolvenze contraddette documentalmente. Infatti, nel 2012 sia il presidente che altri soci si facevano cedere pro solvendo dalla cooperativa crediti dalla stessa vantati nei confronti della Regina di San Marzano (fabbrica di trasformazione del pomodoro), risultato evidentemente di una ripartizione del ricavato della commercializzazione del prodotto, rendendo così difficile al signor Treviso il recupero del proprio credito, soprattutto penalizzando ingiustamente quest'ultimo che veniva privato del frutto del suo lavoro, non solo, ma sostanzialmente, non intervenendo le autorità preposte, constatava l'uso quanto meno irregolare di fondi, tra i quali, probabilmente, contributi comunitari (AGEA, Agenzia per le erogazioni in agricoltura);

le anomalie della gestione sarebbero state chiaramente rilevate dai NAC (nuclei antifrodi dei Carabinieri) di Salerno;

alla luce delle indagini effettuate vi sarebbe stata la liquidazione non soltanto delle quote 2011, ma anche del 2012, tanto che venivano cedute (quelle del 2012) pro solvendo, dimostrando non solo la certezza e la liquidità ma anche l'esigibilità del credito del signor Treviso, sottratto irregolarmente alla disponibilità di quest'ultimo;

allo stato il signor Treviso versa in condizioni di assoluta indigenza per non aver potuto riscuotere l'importo relativo ai prodotti conferiti;

nonostante le ripetute segnalazioni, non risulterebbero effettuati controlli sui comportamenti degli amministratori, sull'utilizzo delle somme, sui bilanci e sulle contribuzioni AGEA,

si chiede di sapere:

se al Governo risulti che siano state attivate procedure di controllo sull'attività svolta dalla cooperativa "Coraggiosi";

se siano stati effettuati controlli sulla regolarità e sulla corretta tenuta dei bilanci della cooperativa, oltre che sull'utilizzazione dei fondi comunitari negli anni 2011-2014;

se siano stati effettuati accertamenti circa cessioni di credito a favore dello stesso presidente e di alcuni soci, in sostanziale danno dei creditori;

se siano stati erogati contributi europei a vario titolo.