Pubblicato il 10 giugno 2015, nella seduta n. 463
DE PETRIS , MUNERATO - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
nella giornata del 31 maggio 2015 a Rovigo si sono tenute le elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale;
risulta alle interroganti che la commissione circondariale ha annullato lo spoglio di 2 seggi, il 37 Concadirame e il 44 Mardimago, per errori nella compilazione del verbale;
nel primo caso infatti il verbale risultava in bianco, mentre nel secondo non erano stati riportati i voti di lista e quelli al sindaco;
successivamente la stessa commissione circondariale ha invalidato circa 400 schede del seggio n. 11 delle scuole Giovanni Pascoli in via Tintoretto, a causa di imperizie o errori che hanno determinato un marasma procedurale tale da invalidare il voto;
ciò ha comportato la non attribuzione di 1.392 voti, pari al 5,7 per cento dei voti espressi, con le conseguenze immaginabili in termini di rispetto della volontà del corpo elettorale;
non vale infatti la motivazione addotta che tali voti sarebbero ininfluenti ai fini della determinazione dei candidati sindaco ammessi al secondo turno, dato che le elezioni riguardano anche la composizione del Consiglio comunale, sia in termini di composizione numerica che di candidati eletti tramite preferenze;
è d'altronde evidente che deve essere tutelato soprattutto il diritto costituzionale ad un voto personale, libero, uguale e segreto per tutti i cittadini, che non può certo essere sospeso per l'errore di un presidente di seggio o la decisione di una commissione circondariale;
della questione è stato investito il prefetto di Rovigo, che a tutela del corretto svolgimento del turno elettorale, anche in previsione di eventuali ricorsi al TAR, dovrebbe auspicabilmente intervenire per determinare il riconteggio dei voti, senza che valga la motivazione contraria dei tempi stretti, e prima che vengano proclamati gli eletti e insediato il nuovo Consiglio comunale;
considerato che:
prima dello spoglio delle schede per le elezioni comunali si è svolto quello per le elezioni regionali, avvenuto nel cuore della notte, ed è lecito dubitare anche sulla regolarità dello spoglio delle schede per le elezioni regionali;
i presidenti di seggio che, a detta della commissione dell'ufficio centrale del Tribunale, "hanno sbagliato" resteranno comunque regolarmente al loro posto, anche la domenica del ballottaggio, il 14 giugno 2015,
si chiede di sapere a partire dall'interessamento del sottosegretario di Stato Bocci, di cui si ha notizia a mezzo stampa, come il Governo intenda attivarsi con la massima urgenza a tutela del diritto dei cittadini a regolari elezioni democratiche, in modo da assicurare sempre e comunque la validità della libera espressione democratica, senza lasciarla in balia di soggetti che si potrebbero benevolmente indicare "come incapaci", ma che potrebbero nascondere precisi disegni di sabotaggio a fini di parte.