Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05866

Atto n. 4-05866

Pubblicato il 20 gennaio 2004
Seduta n. 516

SALERNO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -

Premesso:

che l'art.47 della Costituzione prevede da parte dello Stato il controllo ed il coordinamento del risparmio e dell'esercizio del credito al fine di consentirne un corretto accesso e fruizione;

che la legge ordinaria demanda alla Banca d'Italia il compito di effettuare questo controllo e questo coordinamento nell'ambito di principi e norme e nell'interesse generale dei cittadini;

che sembrerebbero, quindi, rientrare in questi compiti il rilievo di eventuali disagi e, a ciò conseguenti, l'emanazione di eventuali atti di indirizzo e di consiglio che si potrebbero rendere necessari ed opportuni se talune politiche gestionali del credito o dei suoi strumenti cagionassero riflessi negativi alle economie territoriali produttive attraverso conversioni, trasferimenti o chiusure di unità e realtà operative creditizie in specifiche zone del territorio;

che lo sviluppo di una corretta politica del credito non può che premiare e non penalizzare l'economia di un territorio, specie nei casi in cui da decenni insiste in esso un volano finanziario rappresentato dalla presenza di unità altamente operative ed efficienti;

ritenuta sotto tutti questi aspetti come altamente negativa per tutta la regione Piemonte l'ipotesi, ritenuta possibile da diversi osservatori nel quadro dalla più vasta ristrutturazione aziendale, di un possibile trasferimento all'interno del Gruppo Unicredit della divisione strategica del Mediocredito piemontese che si occupa dei mutui pluriennali alle imprese, da Torino ad altra regione da identificare, che toglierebbe e sottrarrebbe un volano finanziario di cui il sistema piemontese non può essere privato, pena effetti deleteri sul piano della prosperità e del consolidamento di tutto il settore industriale delle grandi, medie e piccole imprese,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia al corrente di notizie relative ad eventuali ipotesi di trasferimento del Mediocredito Piemontese da Torino ad altra regione;

se non ritenga di valutare l'opportunità di esperire un'azione di consultazione e/o di indirizzo allo scopo di prevenire una sicura crisi economica derivante da un eventuale trasferimento dal Piemonte ad altra regione del citato ente di credito alle imprese;

se non ritenga di valutare l'opportunità di consultare la Banca d'Italia sugli atti di indirizzo che la stessa potrebbe inviare per la più corretta fruizione del credito e relativo accesso sui quali tale ipotesi potrebbe negativamente influire.