Pubblicato il 20 maggio 2015, nella seduta n. 453
CUOMO - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che a quanto risulta all'interrogante:
il processo di riqualificazione urbana del centro storico di Napoli interessa anche la zona compresa tra piazza Garibaldi, piazza Principe Umberto, corso Garibaldi e i quartieri limitrofi, un settore urbano di rilevante importanza strategica per la presenza della stazione centrale delle Ferrovie dello Stato e di tutti gli snodi di interscambio tra i principali mezzi di spostamento pubblico tra città e aree suburbane;
in considerazione della particolare importanza che tale area riveste per l'intera città, è dunque necessario che gli interventi per la riqualificazione avvengano nell'ottica di garantire i più elevati livelli di legalità e sicurezza;
considerato che:
negli ultimi anni in tale zona della città si sta registrando un forte e preoccupante aumento di episodi di microcriminalità favoriti anche dall'assenza di azioni preventive dirette a contrastare le molteplici attività illegali ivi presenti;
a nulla sono valse le proteste dei cittadini, dei commercianti e degli operatori turistici, che da tempo denunciano a chi di competenza il grave stato di incuria, di abbandono e di degrado in cui versa tale parte della città, dove ormai i problemi di sicurezza e di ordine pubblico sono all'ordine del giorno;
oltre ai "tradizionali" truffatori e borseggiatori, in tale zona imperversano tassisti e parcheggiatori abusivi organizzati in vere e proprie bande, che, soprattutto nelle ore serali, danno luogo a episodi di violenza, in cui spesso, loro malgrado, restano coinvolti residenti, passanti e turisti, con grave rischio per la propria incolumità;
in alcune zone adiacenti alla stessa piazza Garibaldi, con grande frequenza e soprattutto durante le ore notturne, si verificano incendi dolosi di gomme, cavi elettrici e altri materiali, da cui si sprigionano fumi tossici fortemente nocivi per la salute dei cittadini;
ad aggravare tale situazione, si è aggiunto, negli ultimi anni, un altro preoccupante fenomeno: quello dei cosiddetti mercati di "pezze vecchie", una presenza ormai costate nella zona di piazza Principe Umberto, dove, sin dalle prime ore del mattino, alcuni abusivi, prevalentemente cittadini stranieri, vendono merci recuperate dalla spazzatura e rivendute illecitamente;
tale fenomeno, oltre ad arrecare serio pregiudizio alle attività regolari presenti in zona, pone a rischio la salute e la sicurezza di coloro che risiedono o frequentano tali luoghi, deturpando l'immagine dell'intera città di Napoli, con pesanti ricadute sull'economia turistica locale e nazionale;
infatti per Napoli, ricca di storia, arte, cultura, monumenti e musei, il turismo rappresenta una delle attività economiche più importanti, se non la principale, fondamentale per il suo sviluppo economico; è, pertanto, indispensabile preservare e valorizzare tutte le attività connesse direttamente o indirettamente al settore turistico, attraverso una forte, efficace e determinata lotta contro ogni forma di illegalità, contro i fenomeni di microdelinquenza, di degrado urbano, e soprattutto attraverso attente, puntuali e costanti politiche di prevenzione e repressione,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza delle condizioni di degrado in cui versa nella città di Napoli l'area di piazza Garibaldi e le zone limitrofe;
se non ritenga necessario adottare con la massima sollecitudine, nell'ambito delle proprie competenze, ogni iniziativa utile a contrastare una situazione non più tollerabile, che espone quotidianamente i cittadini e i turisti a gravi rischi per la loro incolumità e la loro salute;
se a tal fine non ritenga necessaria la riapertura 24 ore su 24 del posto di Polizia a piazza Garibaldi, una sede da sempre presente in tale zona, ma ormai chiusa da tempo;
se non ritenga, inoltre, necessario convocare con la massima urgenza il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica per definire le misure da adottare nel breve e medio periodo, al fine di arginare e debellare i gravi fenomeni descritti, favorendo, in tal modo le condizioni per il recupero dell'intera area anche attraverso lo sgombero delle attività illegali;
infine, se di concerto con le istituzioni cittadine, se non ritenga opportuno verificare se ricorrono le condizioni per l'attivazione di un servizio di video sorveglianza sull'intera zona in esame.