Pubblicato il 9 aprile 2015, nella seduta n. 426
PUGLIA , PETROCELLI , AIROLA , BERTOROTTA , BOTTICI , CATALFO , CIAMPOLILLO , CIOFFI , DONNO , FATTORI , GIROTTO , LUCIDI , MANGILI , MARTELLI , MORONESE , NUGNES , PAGLINI , SANTANGELO - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
la Polizia di Stato nella provincia di Potenza negli ultimi anni ha subito una perdita di uomini di oltre il 30 per cento, senza che l'amministrazione centrale abbia provveduto a rimpiazzarli con nuove assegnazioni;
dei già pochi operatori, alcune decine sono dislocate presso il commissariato della Polizia di Melfi, altri presso le sezioni di Polizia giudiziaria e il Tribunale per i minorenni. Un altro quantitativo consistente di unità deve assicurare i servizi di vigilanza fissa presso le strutture pubbliche (Prefettura, Tribunali ordinari e dei minori);
considerato che tale situazione ha portato ad una grave diminuzione delle risorse umane, tale da mettere a rischio anche l'attuazione dei servizi primari di vigilanza e di pattugliamento. Consistenti sono inoltre i risvolti negativi sulle attività investigative, che vedono impegnati poliziotti costretti, quasi quotidianamente, a turni di lavoro raddoppiati, effettuando centinaia di ore di lavoro straordinario che, tra l'altro, spesso non viene retribuito per intero,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;
quali azioni intenda porre in essere per sopperire alla grave carenza di personale della Polizia di Stato nella provincia di Potenza, al fine di scongiurare il rischio concreto che nell'immediato futuro non si riesca ad assicurare il controllo di un territorio in cui la malavita organizzata, l'usura e i reati contro la pubblica amministrazione destano grave allarme;
se non ritenga, altresì, necessaria l'immediata attivazione di un processo di verifica dell'attuale grave situazione, allo scopo di scongiurare una vera e propria emergenza resa ancora più verosimile da alcune recenti inchieste giudiziarie, che hanno dimostrato la presenza di una "quinta mafia" nel territorio lucano.