Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05764
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Atto n. 4-05764
Pubblicato il 9 dicembre 2003
Seduta n. 503
FRAU. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. -
Premesso che:
la gestione degli organi di governo del calcio italiani, e segnatamente FIGC e Lega calcio, appare caratterizzata da anomalie ed irregolarità, alcune delle quali già all’attenzione della magistratura, ordinaria ed amministrativa;
le recenti dimissioni polemiche del Presidente della COVISOC e di due commissari, che si aggiungono a quelle di altri due, attualmente indagati per corruzione, a seguito della vicenda delle false fideiussioni, che hanno visto coinvolte alcune società calcistiche e gli stessi organi federali, aprono interrogativi sul recente passato e sulla stessa adeguatezza e legittimità dell’odierna gestione;
in particolare risaltano nella loro evidenza macroscopica le anomalie connesse alla esclusione della A.C. Fiorentina S.p.A dal campionato 2002-2003, a fronte della ammissione di società calcistiche ben più compromesse sotto il profilo finanziario, rispetto alle quali gli organi federali assunsero atteggiamenti contradditoriamente benevoli, tali da costituire evidente disparità di trattamento nei confronti dell’unica società estromessa, appunto la A.C. Fiorentina S.p.A;
le procedure di infrazione avviate dalla Unione europea relativamente al cosiddetto decreto “spalma-debiti” impongono un ripensamento complessivo delle regole fino ad oggi seguite e la individuazione di un percorso di risanamento, trasparente e finalizzato a restituire credibilità ed efficacia all’intero sistema;
si sono verificate proteste di ben 5 società calcistiche con la denuncia di irregolarità nella gestione dei diritti televisivi,
si chiede di sapere:
se non si ritenga indifferibile ed urgente una seria iniziativa di controllo sui comportamenti e la gestione finanziaria ed amministrativa di tali enti;
se non si rienga indispensabile, alla luce delle premesse, una indagine approfondita sui fatti accaduti e sulle responsabilità anche personali di comportamenti che hanno reso sospettabili di parzialità gli organi di governo degli stessi;
se non si ritenga di intervenire, piuttosto che per favorire economicamente e finanziariamente le società calcistiche e le loro organizzazioni, anche per garantire il corretto funzionamento, la trasparenza, la serietà e la credibilità di così importanti organismi;
se non si ritenga di superare la eccessiva presenza di aree riservate al “foro interno” con iniziative di controllo e responsabilità più incisive;
se il Governo, eventualmente anche attraverso l’esercizio della titolarità di iniziativa legislativa, non ritenga di intervenire per colmare i vuoti della normativa esistente.