Pubblicato il 25 febbraio 2015, nella seduta n. 399
BLUNDO , FUCKSIA , SERRA , PETROCELLI , BERTOROTTA , CIAMPOLILLO , ENDRIZZI , CATALFO , CASTALDI , PUGLIA , SCIBONA , DONNO - Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. -
Premesso che, a quanto risulta agli interroganti:
il 24 dicembre 2014, nell'ambito della tanto pubblicizzata riforma del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, il Ministro in indirizzo, Dario Franceschini, ha nominato i nuovi responsabili delle direzioni generali del suo dicastero. Tra i nomi maggiormente contestati risulta quello dell'ex responsabile della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio, Federica Galloni, nominata responsabile della direzione generale per l'arte, l'architettura contemporanea e le periferie urbane. Il nome della Galloni è stato ufficializzato dopo che, sulla base di quanto rivelato da alcuni articoli di stampa ("La Repubblica" del 23 dicembre 2014 e "Art Tribune" del 3 gennaio 2015 sono alcune delle testate giornalistiche che si sono occupate della vicenda), tale ruolo era stato inizialmente assegnato a Francesco Prosperetti, per 15 anni dirigente Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e organizzatore di numerose mostre, eventi ed iniziative culturali;
nella convinzione che la nomina di Federica Galloni fosse avvenuta nel non rispetto della procedure, Francesco Prosperetti, secondo quanto si evince da notizie di stampa (testata giornalistica on line "Art Tribune" del 3 gennaio 2015), avrebbe successivamente presentato un ricorso al TAR Lazio, in conseguenza del quale l'autorità amministrativa ha richiesto la consegna di tutta la documentazione inerente alla procedura delle nomine. L'avvocato di Prosperetti, Isabella Stoppani, secondo quanto si apprende dalla stampa ("Il Sole 24-Ore" del 27 gennaio 2015) ha annunciato che "qualora per il suo assistito non venga individuata un'alternativa soddisfacente da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo si procederà con la sospensiva". Contemporaneamente alcune autorevoli personalità del mondo dell'arte e della cultura, fra i quali Achille Bonito Oliva, Domenico De Masi, Mario Botta hanno lanciato un appello al Ministro Franceschini, chiedendogli di riconsiderare positivamente la professionalità e le competenze di Prosperetti;
considerato che a giudizio degli interroganti:
la nomina di Federica Galloni alla direzione generale per l'arte, l'architettura contemporanea e le periferie urbane del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo desta molte perplessità, alla luce di alcune discutibili decisioni assunte dalla stessa nei periodi in cui ha ricoperto gli incarichi di soprintendente per i Beni archeologici di Roma e di responsabile della Direzione regionale dei beni culturali e paesaggistici del Lazio. Tra queste quelle che hanno autorizzato la costruzione di un ascensore al "Vittoriano" di piazza Venezia o sancito la rapidissima distruzione del velodromo dell'Eur per far posto alla "Città dell'Acqua e del Benessere". In quest'ultimo caso l'architetto Galloni avviava il 14 novembre 2007, in qualità di soprintendente, il procedimento amministrativo di tutela del velodromo, ma 5 giorni dopo, con determinazione n. 90 del 2007, la stessa Galloni veniva nominata componente della commissione giudicatrice che avrebbe assegnato l'appalto alla "Tech.Ing", unica società rimasta in gara, che si sarebbe occupata della costruzione del nuovo progetto nell'area ricavata dalla demolizione del velodromo, avvenuta nella notte tra il 23 e 24 luglio del 2008. Una condizione, quella della Galloni, di palese incompatibilità, che avrebbe portato alla invalidità del procedimento di assegnazione dell'appalto alla "Tech.Ing" da parte del TAR del Lazio con la sentenza del 9 marzo 2009;
tra le autorizzazioni discutibili concesse nel periodo in cui Federica Galloni ricopriva l'incarico di soprintendente a Roma vi sarebbero anche quelle riguardanti l'area di Tor Chiesaccia, un complesso monumentale vincolato alla inedificabilità dal piano territoriale paesaggistico della Regione Lazio n. 15/3 e sottoposto a tutela ai sensi del decreto legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004. Con le concessioni n. 102 protocollo 12432 e n. 103 protocollo 12433, assegnate al gruppo "Caltagirone", è stata autorizzata la costruzione di edifici molto più alti rispetto a quanto consentito e si sono inoltre alterati i terreni nel raggio di 100 metri dal punto di collocazione della Torre, in deroga a quanto disposto dalla Direzione regionale della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici con decreto 18 novembre 2009, in cui si vieta la costruzione di edifici che "precludessero la percezione e il profilo della Torre". Sulle vicende di Tor Chiesaccia la prima firmataria del presente atto di sindacato ispettivo ha presentato un'interrogazione a risposta scritta (4-00732), poi trasformata a risposta orale in Commissione (3-00927), che non ha ancora ricevuto alcun riscontro;
considerato inoltre che secondo quanto si apprende dalla stampa ("Il Sole 24-Ore" del 27 gennaio 2015) la Corte dei conti avrebbe inviato una lettera al Ministro in indirizzo, eccependo sull'opportunità di alcune delle nomine effettuate il 24 dicembre 2014, in quanto, a causa dei costi elevati, sarebbero incompatibili con le misure di spending review. Da quanto si apprende non ci sarebbe ancora stata alcuna risposta da parte del Ministero,
si chiede di sapere:
quali siano le reali motivazioni che hanno indotto il Ministro in indirizzo a ripensare la scelta del responsabile della Direzione generale per l'arte, l'architettura contemporanea e le periferie urbane, inizialmente assegnata al dottor Francesco Prosperetti e poi conferita alla dottoressa Federica Galloni;
se non ritenga doveroso o quanto meno opportuno fare chiarezza sui criteri che hanno disciplinato l'intera procedura di nomina dei nuovi responsabili delle Direzioni generali, al fine di ricondurre all'interno del necessario canale di trasparenza e meritocrazia la nomina di incarichi dirigenziali così importanti.