Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03294

Atto n. 4-03294

Pubblicato il 21 gennaio 2015, nella seduta n. 381

CASALETTO - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

l'ambiente naturale è costituito dagli organismi viventi e dal complesso insieme di fattori abiotici che li circondano. Fra i diversi organismi e tra questi ed i fattori ambientali esistono complesse interazioni responsabili dell'instaurarsi nell'ambiente di uno stato di equilibrio, il cui rispetto è fondamentale per il benessere della natura;

tra i numerosi effetti deleteri che l'intervento dell'uomo produce sull'ambiente, molto grave è la perdita della biodiversità, un progressivo fenomeno di sofferenza e di estinzione di numerose specie vegetali ed animali, causato innanzitutto dalla diminuzione dello spazio vitale a disposizione;

l'Italia possiede un altissimo patrimonio di biodiversità; secondo Legambiente all'inizio dell'Ottocento si contavano circa 8.000 varietà di frutta, mentre oggi si arriva a poco meno di 2.000; il dossier"Biodiversità a rischio" di Legambiente e Bioversity international riporta che l'Italia vede minacciate 138 specie, di cui quasi la metà è legata agli ambienti agricoli;

rilevato che:

numerosi studi hanno dimostrato che un alto livello di biodiversità è essenziale per il bene del pianeta; più l'ecosistema è complesso e più numerose sono le specie esistenti, tanto maggiore è la produttività del sistema stesso;

elevati livelli di biodiversità sono fondamentali anche per l'uomo in quanto egli stesso dipende, ai fini della sopravvivenza, da varie specie quali fonti di cibo, di sostanze utili in campo farmaceutico, di fibre tessili e di materiale da costruzione;

considerato che le attività antropiche preoccupano notevolmente l'opinione pubblica, la comunità scientifica e le istituzioni poiché l'uomo sta esercitando un impatto sempre maggiore sull'ambiente. Non meno rilevante è l'effetto che il vertiginoso incremento demografico ha sulla disponibilità delle risorse naturali e la distruzione di aree sempre più vaste. L'inserimento nella biosfera di sostanze tossiche, che i microrganismi non possono degradare, e di sostanze di rifiuto ha determinato anche un crescente degrado ambientale, con inquinamento del suolo, dell'acqua e dell'aria. Un'inevitabile riduzione del numero di esemplari di alcune specie è stata, inoltre, provocata da attività di caccia indiscriminata, dall'utilizzo di alcune specie per scopi commerciali e dall'inserimento in certi habitat di specie esotiche, che sono entrate in competizione con quelle endemiche;

rilevato che la perdita di diversità biologica desta grande preoccupazione in quanto è il processo più importante che accompagna le trasformazioni ambientali ed è assolutamente irreversibile. È possibile prevedere perdite gravissime se le tendenze attuali rimarranno invariate;

ritenuto che è necessario adottare misure adeguate per rallentare e bloccare i processi di estinzione,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda attivarsi per attuare politiche per fermare il degrado ambientale con inquinamento del suolo, dell'acqua e dell'aria;

se si possa preservare e tutelare il patrimonio faunistico presente in Italia, valutando pure la realizzazione di una banca dati nazionale sulla gestione faunistica e delle attività connesse;

se intenda avviare un programma per la formazione di competenze nell'ambito della gestione territoriale e conservativa del patrimonio di flora e fauna.