Pubblicato il 20 gennaio 2015, nella seduta n. 379
BOTTICI , DONNO , MORRA , BERTOROTTA , PAGLINI , CRIMI , AIROLA , PUGLIA , ENDRIZZI , SERRA , CATALFO , FUCKSIA , LUCIDI , SANTANGELO - Ai Ministri dell'interno e dello sviluppo economico. -
Premesso che:
in data 26 aprile 2013 è stato depositato un esposto presso la Procura della Repubblica di Genova e presso la Procura della Repubblica di Firenze, in cui vengono segnalate le gravi condotte ed omissioni rilevate nella gestione della "Società cooperativa edilizia carabinieri a responsabilità limitata a proprietà divisa" con sede legale presso la caserma dei Carabinieri di via Eugenio Chiesa n. 3 a Carrara. Precedentemente, date le circostanze poco chiare sulla gestione della stessa società, era stata inviata in data 12 gennaio 2012 una segnalazione al Ministero dello sviluppo economico, con richiesta di invio di ispettori straordinari;
considerato che, per quanto risulta agli interroganti:
con delibera n. 95 del 6 giugno 1994 del commissario straordinario del Comune di Carrara (Massa e Carrara) fu adottato il piano PEEP (piani per l'edilizia economica e popolare) relativo al comprensorio denominato "Casalina 2"; con delibera della Giunta n. 1503 del 30 dicembre 1997 fu acquisita l'area mediante procedimento espropriativo; in data 3 marzo 1998 è stata emessa dal sindaco di Carrara l'ordinanza di occupazione di urgenza;
con delibera del Consiglio comunale n. 140 del 28 dicembre 1999 venne concesso alla suddetta società il diritto edificatorio, con una semplice istanza, per la realizzazione di 3 fabbricati, per totale 15 alloggi;
il 20 aprile 2000 fu stipulata una convenzione tra il Comune di Carrara e la società;
originariamente i soci iscritti erano militari appartenenti all'Arma dei Carabinieri, successivamente, in seguito al ritiro di diversi soci, fu esteso il subentro ad esterni;
non tutti i soci subentrati avrebbero avuto un identico trattamento. Mentre la maggioranza dei soci ha concluso il rogito entro il 2006 altri avrebbero dovuto attendere e tollerare ingiustificabili ritardi;
inoltre, è emerso un caso in cui i soci amministratori non avrebbero consentito il rogito per un contratto relativo ad un'unità immobiliare. Per tale circostanza sarebbero state riscontrate omissioni ed atti contraddittori, rilevati anche nella gestione ordinaria della società cooperativa; per di più, non risulta sia stata comunicata all'interessato una cifra univoca da rogitare;
gli amministratori, in seguito a ritardi e a mancate comunicazioni, hanno determinato un debito in capo alla società cooperativa per un mancato risarcimento relativo ad un incidente avvenuto nel cantiere, a cui si aggiungono le spese per la gestione e quelle occorrenti per la chiusura della cooperativa;
considerato inoltre che:
a parere degli interroganti non è chiara la circostanza della tardiva redazione dei bilanci della società cooperativa ed il motivo per cui i soci sarebbero stati chiamati a versare ulteriori 7.400 euro, giustificati dagli amministratori come frazionamento del mutuo, soprattutto in quanto non risulta che tale frazionamento sia stato richiesto, né che siano state fornite documentazioni a giustificazione;
per quanto consta agli interroganti, è stato segnalato nel corso degli anni dai soci agli enti preposti che gli alloggi assegnati non erano occupati dagli assegnatari, nonostante alcuni di loro avessero dichiarato di avervi la residenza. Inoltre alcuni alloggi sarebbero stati messi in vendita presso agenzie immobiliari e venduti a terzi a prezzo di mercato ed a persone estranee alla cooperativa per essere successivamente locati. Ciò sarebbe avvenuto contravvenendo l'atto di assegnazione stipulato presso il notaio che prevedeva che gli assegnatari si impegnassero a non cedere, né a titolo oneroso, né a titolo gratuito, quanto assegnato dalla società cooperativa edilizia Carabinieri per un intero quinquennio. Coloro i quali hanno richiesto al sindaco di Carrara e all'Ufficio urbanistica del Comune la verifica dei requisiti oggettivi e soggettivi in capo ai soci venivano informati, con lettera del 14 dicembre 2006, che tale verifica non era più eseguita dall'Ufficio alloggi del Comune di Carrara,
si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto e se, nei limiti delle proprie attribuzioni, abbiano attuato o intendano avviare gli opportuni controlli affinché venga fatta luce sulla vicenda e soprattutto per accertare quanto compiuto dalla Società cooperativa edilizia carabinieri a responsabilità limitata a proprietà divisa in questi anni di attività.