Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01316

Atto n. 3-01316

Pubblicato il 13 novembre 2003
Seduta n. 491

BRUTTI MASSIMO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -

– Premesso che:

nella città di Roma ex enti previdenziali, ora trasformati in enti senza scopo di lucro con personalità giuridica di diritto privato, compagnie assicurative e istituti bancari sono proprietari di migliaia di immobili, costruiti in passato con consistenti contributi dello Stato;

da alcuni mesi si assiste, nella stessa città di Roma, ad un aumento ingiustificato dei canoni di locazione degli appartamenti, in particolare quelli di proprietà degli ex enti previdenziali, con incrementi che variano dall’80 per cento al 120 per cento all’atto del secondo rinnovo del contratto di locazione, creando sconcerto e disperazione tra gli inquilini, che non hanno nessuna possibilità contrattuale alternativa;

gli inquilini interessati da tali aumenti sono prevalentemente anziani, operai e cittadini a reddito basso o medio basso, e questi aumenti rappresentano per loro un peso difficilmente sostenibile, arrivando ad assorbire in molti casi più del 50 per cento delle entrate e gravando su economie spesso già al limite della povertà;

tenuto conto che:

la legge n. 431 del 1998, al fine di evitare sperequazioni e ingiustizie sociali a carico dei locatari, prevede, fra le altre disposizioni, la possibilità di applicare canoni agevolati alle locazioni laddove esista un accordo territoriale tra le associazioni dei proprietari e quelle degli inquilini, consentendo agli inquilini di pagare meno e ai proprietari di usufruire di consistenti agevolazioni fiscali;

gli ex enti previdenziali, le compagnie di assicurazione e gli istituti bancari proprietari degli immobili, secondo notizie raccolte, pur invitati a discutere dei contratti agevolati dai comitati di inquilini e dai loro rappresentanti, dimostrano un atteggiamento contrario a tali strumenti di agevolazione previsti dal legislatore,

si chiede di sapere:

quali misure si intenda adottare per correggere la tendenza in atto, in particolare nella città di Roma, che porta i citati enti ad incrementare in modo eccessivo i canoni di locazione a carico degli affittuari economicamente più deboli;

quali azioni si intenda perseguire e quali risorse finanziarie mettere a disposizione affinché vi sia una più consistente applicazione delle disposizioni di cui alla legge n. 431 del 1998, volte ad evitare, ove possibile, sperequazioni e ingiustizie sociali, anche in considerazione della dimensione piuttosto vasta del problema e delle sue ripercussioni sociali ed economiche.