Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05592

Atto n. 4-05592

Pubblicato il 12 novembre 2003
Seduta n. 489

DANIELI PAOLO. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

secondo fonti delle Ferrovie dello Stato, nel quadro statistico suddiviso per provincia del movimento delle merci in Veneto, negli ultimi anni il bacino ferroviario di Verona primeggia in numero di tonnellate di merci sia spedite che arrivate;

da tempo forze politiche e organizzazioni sindacali, in azione comune, avevano tentato di portare a Verona – in considerazione della sua posizione geograficamente strategica, della movimentazione delle merci attuale (pari alle tonnellate movimentate a carro da Venezia e Trieste insieme) e dell’esistenza di aree idonee (Quadrante Europa e Magazzini Generali) – una Direzione delle Ferrovie dello Stato e, più precisamente, la Direzione Merci ora ubicata a Venezia;

nonostante l’evidenza di quanto sia opportuno sfruttare la sua posizione al centro di un importantissimo crocevia plurimodale, Verona sta cedendo il passo ad altre sedi regionali, in ragione, ad avviso dell’interrogante, non tanto di valutazioni geografiche e strategiche quanto di coperture politiche che antepongono il campanilismo a valutazioni oggettive;

la richiesta di convogliare a Verona strutture aziendali atte ad operare al meglio per il mantenimento e lo sviluppo della produzione del trasporto secondo logiche d’impresa sembra indebolirsi anche per la diversità d’intenti emersa tra la Segreteria FIT-CISL dell’ex Compartimento ferroviario di Verona e la Segreteria regionale FILT-CGIL;

la frattura all’interno delle organizzazioni sindacali unitarie dei trasporti nasce dal fatto che, secondo quanto afferma la Segreteria FIT-CISL di Verona, la FILT-CGIL a Verona promette una cosa ed a Venezia ne fa un’altra,

l’interrogante chiede di sapere quali siano le valutazioni del Ministro in indirizzo al riguardo, e se lo stesso non ritenga di intervenire, facendo assegnare a Verona una Direzione Merci, per restituire ad essa il ruolo che le compete per la sua posizione strategica e per la mole di lavoro svolta.