Pubblicato il 19 gennaio 2015, nella seduta n. 378
SIMEONI , FATTORI , GAETTI , PUPPATO , SCAVONE , DE PETRIS , DE PIETRO , MASTRANGELI , LIUZZI - Al Ministro della salute. -
Premesso che:
secondo quanto riportato dal giornale "il Fatto Quotidiano" del 12 gennaio 2015, lo Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani) in un esposto ha denunciato l'incresciosa situazione degli specializzandi impiegati al posto dei medici sulle ambulanze del 118;
secondo la sezione locale di Bologna del sindacato sarebbe in atto una prassi presumibilmente non occasionale per cui, anche per problemi di organico sottodimensionato, al posto dei dipendenti ci sarebbero degli specializzandi in anestesia e rianimazione;
in particolare, nell'articolo viene evidenziato che sulle automediche del 118, a Bologna, salirebbero i medici specializzandi da soli, senza la presenza di un collega abilitato, senza titolo per farlo, senza copertura assicurativa e con lo stipendio dimezzato rispetto ai camici bianchi specializzati e inseriti nell'organico;
la denuncia del sindacato autonomo Snami parla di una vera e propria violazione della legge, che andrebbe avanti da oltre 10 anni e che coprirebbe almeno il 20 per cento del servizio. L'accusa verso la gestione dell'azienda sanitaria è quella di operare scelte solo per ragioni economiche e per una questione di risparmio dovuta alla consistente differenza di retribuzione tra un medico strutturato e uno specializzando in servizio;
il sindacato, in persona del presidente provinciale dottor Francesco Biavati, ha presentato nei giorni scorsi un esposto alla Procura della Repubblica e, secondo quanto riportato dal quotidiano, il procuratore competente ha aperto un'inchiesta, per ora conoscitiva e senza indagati;
l'azienda sanitaria di Bologna, a fronte di tali critiche, ha dichiarato con una nota che: "Rispetto alla questione sollevata da una sigla sindacale riguardante gli specializzandi presenti sulle auto-mediche, la loro attività si svolge, in base all'accordo tra Azienda USL e Alma Mater di Bologna, a conclusione del percorso formativo della Scuola di specializzazione in Anestesia, rianimazione e terapia intensiva";
considerato che:
il contratto di formazione specialistica richiamata all'art. 38 del decreto legislativo n. 368 del 1999 è molto esplicito nel sancire che in nessun caso l'attività dello specializzando possa essere sostitutiva di quella del personale di ruolo e che ogni attività formativa e assistenziale dei medici in formazione specialistica si svolge sotto la guida di tutori, designati annualmente dal consiglio della scuola, sulla base di requisiti di elevata qualificazione scientifica, di adeguato curriculum professionale e di documentata capacità didattico-formativa;
i medici che prestano servizio di pronto soccorso devono essere in grado di utilizzare, anche in base al dettato del decreto del Presidente della Repubblica 27 marzo 1992, linee guida, percorsi assistenziali, protocolli e procedure terapeutiche, nonché tecniche di gestione del soccorso. Inoltre gli operatori devono essere in possesso, ai sensi dell'art. 66 del decreto del Presidente della Repubblica n. 270 del 2000, di uno specifico attestato di idoneità all'emergenza;
nell'esposto presentato dallo Snami viene denunciata l'assoluta mancanza sia della preparazione che dei necessari titoli dei soggetti specializzandi convenzionati con l'azienda USL di Bologna,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto esposto;
se non ritenga opportuno, nell'ambito delle proprie competenze, effettuare controlli per verificare la situazione dei punti di pronto soccorso su tutto il territorio nazionale, al fine di evitare il ripetersi di situazioni simili a quelle rilevate;
quali provvedimenti di propria competenza intenda concretamente adottare al fine di verificare la corretta gestione, da parte delle Regioni, del sistema di emergenza sanitaria territoriale.