Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 2-00454
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Atto n. 2-00454
Pubblicato il 27 ottobre 2003
Seduta n. 478
BRUTTI MASSIMO. - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
nel procedimento penale in corso a Milano su anomale e illecite attività di alcuni appartenenti ai Ros figurano contestazioni gravi;
le responsabilità penali sono naturalmente individuali e non investono l’istituzione, la cui credibilità e il cui onore possono essere realmente tutelati solo attraverso l’accertamento della verità;
al di là del processo penale esiste – a giudizio dell’interrogante – un problema più generale di definizione delle competenze e delle regole di funzionamento dei Ros,
si chiede di conoscere:
quali siano oggi le funzioni specifiche assegnate ai Ros, se e quanto esse vadano al di là della materia della criminalità organizzata, per la quale valgono le competenze delle Direzioni distrettuali antimafia, se le funzioni dei Ros coincidano con quelle degli analoghi servizi centrali e interprovinciali istituiti nell’ambito della Polizia di Stato e della Guardia di finanza;
come siano regolati i rapporti tra struttura centrale e strutture territoriali di questi reparti;
quali siano, oltre le previsioni legislative, i criteri e le regole che concretamente differenziano le funzioni dei Ros da quelle degli analoghi servizi delle altre forze di Polizia, dalle funzioni della Dia e da quelle della Direzione centrale polizia di prevenzione;
quali siano i meccanismi di comunicazione reciproca tra queste strutture;
quali strumenti siano previsti per ovviare alle sovrapposizioni e razionalizzare il lavoro comune;
quali siano le forme di comunicazione tra queste strutture e i servizi di informazione e sicurezza;
se e come sia garantita oggi la dipendenza funzionale delle attività di Polizia giudiziaria svolta dai Ros dalle Direzioni distrettuali antimafia (in materia di criminalità organizzata) e dalla magistratura requirente, che ha competenze in relazione agli eventuali altri compiti;
quali iniziative intenda assumere il Ministro in indirizzo per rimuovere ogni eventuale eccezione alle regole, per impedire il rischio di “corpi separati” e per garantire una piena razionalizzazione ed unitarietà dell’impegno preventivo ed investigativo dei reparti specializzati in materia di criminalità organizzata.