Pubblicato il 16 dicembre 2014, nella seduta n. 366
CAMPANELLA , MUSSINI , BIGNAMI , MASTRANGELI , RICCHIUTI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
l'articolo 1 della legge n. 228 del 2012, ai commi da 531 a 535, ha previsto l'istituzione di un comitato di indirizzo e verifica dell'attività di riscossione mediante ruolo effettuata ai sensi dell'articolo 3 del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248;
il comitato è composto da un magistrato della Corte dei conti, anche in pensione, con funzione di presidente, e da un massimo di ulteriori 6 componenti, appartenenti 2 al Ministero dell'economia e delle finanze, uno all'Agenzia delle entrate, uno all'Istituto nazionale della previdenza sociale ed i restanti, a rotazione, espressione degli altri enti creditori che si avvalgono delle società del gruppo Equitalia;
al comitato è attribuito il compito di elaborare annualmente i criteri: di individuazione delle categorie dei crediti oggetto di recupero coattivo e linee guida a carattere generale per lo svolgimento mirato e selettivo dell'azione di riscossione che tenga conto della capacità operativa degli agenti della riscossione e dell'economicità della stessa azione; di controllo dell'attività svolta sulla base delle indicazioni impartite; di individuazione mirata e selettiva, nel rispetto dei principi di economicità ed efficacia, delle posizioni da sottoporre a controllo puntuale, tenuto conto della capacità operativa delle strutture a tal fine deputate;
nella definizione dei suddetti criteri il comitato tiene conto della necessità di salvaguardare i crediti affidati in riscossione, mediante atti idonei a evitare la decadenza e la prescrizione, e di assicurare la deterrenza e la massima efficacia dell'azione di riscossione avuto anche riguardo alle specificità connesse al recupero delle diverse tipologie di crediti;
i criteri sono approvati con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere obbligatorio delle Commissioni parlamentari competenti ed operano per l'anno successivo a quello in cui sono stati approvati;
considerato che:
l'istituzione del comitato è condizionata all'emanazione di un decreto di natura non regolamentare del Ministro dell'economia e delle finanze che avrebbe dovuto essere emanato entro il 30 giugno 2013;
l'istituzione del comitato costituisce sicuramente un rilevante aspetto di novità in un settore particolarmente complesso quale quello della riscossione dei tributi, in quanto contempla sia il diretto coinvolgimento degli enti impositori, sia delle competenti commissioni parlamentari che in tale contesto potrebbero acquisire elementi funzionali all'adozione degli interventi correttivi necessari ad assicurare il contemperamento tra le esigenze al pronto recupero dei crediti pubblici e la salvaguardia del tessuto produttivo del Paese;
non risulta, ad oggi, ancora emanato il decreto di nomina del comitato citato,
si chiede di sapere quali siano i motivi che ritardano l'adozione del citato provvedimento ministeriale.