Pubblicato il 3 dicembre 2014, nella seduta n. 364
PUGLIA , BERTOROTTA , CAPPELLETTI , CATALFO , CRIMI , DONNO , MANGILI , MARTON , MORONESE , NUGNES , PAGLINI , SANTANGELO , SERRA - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, dello sviluppo economico e della giustizia. -
Premesso che:
l'azienda "Nuova Sinter" SpA si occupa della produzione di componenti sinterizzati di alta precisione e con geometrie complesse per il mercato dell'automotive (motori e trasmissioni). L'impresa vanta un passato di eccellenza nel settore della metallurgia delle polveri, tale da aver portato, per la prima volta in Europa, allo sviluppo della compattazione delle polveri a caldo. Tra i suoi committenti ci sono aziende di livello mondiale, come il gruppo FIAT, Opel, PSA Peugeot Citröen, Isuzu, General Motors, Magna e Pierburg;
le attività produttive della Nuova Sinter SpA sono ripartite su 2 siti, che si distinguono per collocazione territoriale e per competenze specifiche: quello di Ivrea (Torino), attivo dal 1949, dedicato alla progettazione, sviluppo e realizzazione di componenti sinterizzati di piccole e medie dimensioni, e quello di Arzano (Napoli), dal 1946 centro di eccellenza per la progettazione, sviluppo e realizzazione di componenti sinterizzati di grandi dimensioni, la cui intera produzione è dedicata al mercato dell'automotive;
l'attuale Nuova Sinter SpA è il frutto di una serie di passaggi di gestione: in origine c'era la celebre Merisinter, che occupava circa 500 persone, poi confluita nel Miba Sinter group dove è stata attuata una prima razionalizzazione di organico. Quest'ultimo gruppo, austriaco, ha gestito l'azienda per circa un decennio, cercando di conquistare fette di mercato soprattutto in Francia e riducendo drasticamente l'organico. Nel periodo 2007-2008 la Miba Sinter ha passato il testimone al GM Sinter group di Torino, che ha gestito l'attività fino al febbraio 2011, momento in cui gli stabilimenti, tramite cessione di ramo d'azienda, sono stati acquisiti dalla Dytech, azienda con sede a Torino e insediamento produttivo a Chivasso, che fa capo a Giuliano Zucco, amministratore delegato, ex patron, fino a qualche anno fa, della società Dayco di Ivrea oltre che di Ivrea Calcio, squadra che raggiunse la serie C1;
considerato che:
nel corso di un recente incontro svoltosi tra i lavoratori della Nuova Sinter ed il primo firmatario del presente atto di sindacato ispettivo, è emerso che dal febbraio 2011 la società ha sviluppato rapporti tesi con i dipendenti, poiché, pur prelevando le somme da destinare al fondo di categoria "Cometa" nonché il quinto degli stipendi da destinare alle finanziarie, non ha mai effettivamente versato tali somme trattenendole presso di sé. I lavoratori hanno di conseguenza subito ritardi, anche di 5 mesi, nel pagamento degli stipendi;
l'atteggiamento delle varie sigle sindacali operanti nell'azienda, oltre che delle rappresentanze sindacali aziendali e unitarie, è sempre stato collaborativo e mai ostruzionistico, anche alla luce della possibile acquisizione degli stabilimenti di Ivrea e Napoli da parte di altri imprenditori;
i lavoratori hanno inoltre evidenziato che dinanzi all'evolversi delle difficoltà economiche dell'impresa, la proprietà non ha mai posto in essere reali iniziative di rilancio aziendale, e anche quando è stata convocata per tavoli istituzionali dinanzi a Comune, Regione e Prefettura l'atteggiamento assunto avrebbe fatto trapelare uno scarso attaccamento al territorio ed un sostanziale disinteresse per la sorte dell'attività e soprattutto dei dipendenti;
considerato inoltre che per quanto risulta agli interroganti:
nel febbraio 2014 Giuliano Zucco ha presentato al Tribunale di Torino la richiesta di "concordato in bianco", facendosi assistere dal dottor Ivan Pagliero;
il 21 luglio 2014, il Tribunale di Torino ha pronunciato la sentenza di fallimento, nominando come curatore il medesimo dottor Pagliero ed autorizzando la produzione in esercizio provvisorio;
il 15 settembre il curatore ha comunicato al sindacato, oltre che ai clienti, la cessazione dell'esercizio provvisorio, mentre il 20 dello stesso mese uno dei maggiori clienti dell'impresa si sarebbe opposto a questa interruzione, proponendo anche di assumersi l'onere delle spese in perdita;
il 30 settembre 2014 l'esercizio provvisorio è stato prorogato fino al 31 ottobre 2014 in quanto 2 "lettere di riservatezza" esprimevano l'interesse di potenziali acquirenti;
infine, il 14 ottobre il Tribunale ha sospeso l'esercizio provvisorio e il 20 ottobre sono stati posti i sigilli all'azienda, lasciando sul lastrico ben 120 famiglie;
considerato altresì che risulta agli interroganti che il curatore fallimentare stia seguendo anche il fallimento di un'azienda (TRM di Ivrea) nella cui gestione è coinvolto Giuliano Zucco;
lo studio presso cui ha operato il dottor Ivan Pagliero ha curato altri interessi riconducibili all'imprenditore Giuliano Zucco;
inoltre, l'imprenditore Giuliano Zucco avrebbe già gestito aziende in seguito coinvolte in procedure fallimentari, tra le quali Ivrea calcio, Dytech Dynamic fluid technologies, TRM (Torino);
considerato infine che, a parere degli interroganti, si dovrebbe verificare: se la nomina del curatore sia avvenuta nel pieno rispetto delle procedure e se la sua gestione sia scevra da interesse privato negli atti del fallimento, nonché se il comportamento sia stato corretto; se tra il curatore fallimentare dottor Ivan Pagliero e l'imprenditore Giuliano Zucco sussistano ulteriori collegamenti di interessi, qualora risultasse confermato che il dottor Pagliero curi un altro fallimento in cui è coinvolto Zucco e che lo studio presso cui opera abitualmente abbia già seguito altri interessi del medesimo Zucco; se nel periodo di concordato preventivo e procedura fallimentare siano state sostenute spese di consulenze di ingenti importi; se gli impianti attualmente presenti nel sito della Nuova Sinter SpA di Arzano (Napoli) possano essere stati di interesse (precedente a tutta la procedura fallimentare) per qualche società collegata e/o curata dalla struttura presso cui lavora (o lavorava) il dottor Pagliero e quindi se ci sia stato un disegno predeterminato nel far fallire l'azienda, al fine di farla gestire dal dottor Pagliero; se il curatore fallimentare stia ostacolando l'operato della Regione Campania, che vorrebbe individuare una soluzione per far ripartire l'attività dell'impresa nel sito di Arzano; se l'incarico di curatore fallimentare di aziende che vedono la presenza dell'imprenditore Giuliano Zucco sia sempre stato affidato a persona vicina al dottor Ivan Pagliero, quando non al Pagliero stesso; se sia stato attuato un progetto predeterminato per arrivare alla delocalizzazione e smantellamento dell'impresa con l'intenzione di trarne un ingiusto profitto a danno della collettività locale,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti;
se non ritengano opportuno, nei limiti delle proprie attribuzioni, attivare le procedure ispettive e conoscitive previste dall'ordinamento, anche al fine di prendere in considerazione ogni eventuale sottovalutazione di significativi profili di accertamento, tenuto conto delle criticità sollevate, relativamente alla regolarità della procedura fallimentare, compreso il concordato, riferita alla Nuova Sinter SpA, anche considerando se ci siano i presupposti per una revoca ed in caso positivo quali siano le ragioni per cui non si sia provveduto al riguardo;
quali iniziative di competenza intendano assumere affinché si giunga ad una soluzione che faccia ripartire l'attività di produzione di alta specializzazione nello stesso stabilimento di Arzano e con le maestranze in precedenza occupate, anche promuovendo azioni in raccordo con la Regione Campania.
Ai sensi del comma 3 del testo coordinato delle delibere n. 31 del 18 dicembre e n. 62 del 7 maggio 2015 sul diritto all'oblio il presente atto è integrato con la seguente documentazione.
Con risposta del 2 dicembre 2015 il Sottosegretario di Stato per il Lavoro e le politiche sociali ha dichiarato l'estraneità del dott. Ivano PAGLIERO rispetto ai fatti indicati nell'interrogazione.