Pubblicato il 20 novembre 2014, nella seduta n. 357
CASALETTO , DE PETRIS , ORELLANA , BIGNAMI , DE PIN , PEPE - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dello sviluppo economico, dell'economia e delle finanze e per gli affari regionali e le autonomie. -
Premesso che:
in un articolo del "Corriere della Sera" del 3 luglio 2014 veniva riportata la volontà del magnate della Formula Uno, Bernard Ecclestone, di non avere intenzione di rinnovare il contratto con l'autodromo di Monza già in scadenza nel 2016. Si ricorda al riguardo che con il contratto decennale in scadenza nel 2016 Ecclestone ha percepito circa 10 milioni di euro all'anno (11 milioni di dollari) indicizzati: per sottoscrivere il nuovo contratto con SIAS/ACM la FOA (Ecclestone) ne chiede il doppio;
SIAS SpA (società controllata da Aci Milano che gestisce l'autodromo) è una società "no profit profit/no loss" e come tale i suoi bilanci si sono quasi sempre chiusi con utili o perdite contenuti in pochi punti percentuali sui ricavi monitorati, nel corso degli ultimi 20 anni (sono disponibili tutti i bilanci Sias degli ultimi 20 anni). Le esposizioni finanziarie sono sempre rilevanti come pure i debiti verso fornitori. In questo scenario, aggravare di ulteriori 10 milioni di euro ogni anno (per il nuovo contratto Ecclestone) il bilancio Sias non può che appesantire una situazione finanziaria già critica;
il parco di Monza, nel quale è ospitato il circuito, è soggetto a vincoli di leggi nazionali di protezione ambientale per cui le esigenze della FIA (ente tecnico degli sport a motore tra cui la Formula 1) di ammodernare il circuito di Monza secondo esigenze avanzate è di fatto impossibile senza stravolgere il parco storico. Fonti di stampa informano che per l'eventuale ammodernamento occorrerebbero 80 milioni di euro, una cifra che di cui né SIAS né ACI dispongono;
l'autodromo di Monza, oltre alla Formula 1, ospita numerose gare motoristiche che producono un impatto acustico eccedente i limiti di legge;
il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, come si legge nello stesso articolo, dichiarava che: " Il gran premio di Monza è patrimonio dell'Italia intera e non solo della Lombardia" ed alla luce di ciò, con l'istituzione di una cabina di regia, ha espresso la volontà di volere coinvolgere Governo e Regione Lombardia, affinché intervengano economicamente nell'operazione di "salvataggio" del gran premio di Monza consentendo cosi alla SIAS di aprire una trattativa con Bernie Ecclestone;
considerato che:
il governatore Maroni ha inoltre dichiarato l'intenzione della Regione Lombardia di entrare nella proprietà del parco di Monza, comprendente l'autodromo, già proprietà dei Comuni di Monza e Milano, per avere maggiori possibilità finanziarie per la riqualificazione del parco autodromo;
in data 2 settembre 2014, il quotidiano on line Il "Cittadino di Monza" riportava la notizia della Camera di commercio di Monza e Brianza che rendeva noto il bilancio di previsione per il gran premio di Formula Uno di Monza che si sarebbe svolto il 7 settembre 2014, dichiarando che avrebbe generato un indotto turistico «diretto» di 28,5 milioni di euro e stimando il brand "Gran Premio d'Italia" in 3,8 miliardi euro, dati ricavati tramite un'analisi improntata ad un'ottica di previsione e di stima senza alcuna elaborazione dei dati a consuntivo e senza alcun riferimento rispetto agli anni precedenti;
rilevato che:
il sito "Lombardia Notizie" riportava la dichiarazione del presidente Maroni che affermava di essere "tutti impegnati, Regione, Sias ed ACI, per fare in modo che il Gran premio resti a Monza anche dopo il 2016";
il sottosegretario alla Presidenza della Regione con delega Expo, Fabrizio Sala, confermava la volontà regionale di investire nel parco e nell'autodromo per rilanciare lo sport automobilistico in previsione di un ritorno economico a livello turistico sportivo e di attrattività anche in occasione di Expo 2015,
si chiede di sapere:
se il Governo in un momento di forte crisi economica, come quello attuale, intenda finanziare tali progetti e con quante risorse e quali modalità;
se sia a conoscenza del fatto che Sias e Aci Milano abbiano già presentato nei mesi scorsi presso la Regione un progetto di riqualificazione dell'autodromo di Monza. Articoli di stampa affermano che già nei mesi scorsi Aci/Sias avrebbe inviato alla Regione un progetto da 70 milioni di euro, diviso in tre voci: 34 milioni per le opere di ammodernamento delle strutture, 23 milioni per l'accoglienza e 12 milioni per tempo libero e divertimento;
se sia a conoscenza di un'ipotetica acquisizione della Sias da parte della Regione Lombardia;
come intenda conciliare un eventuale finanziamento dell'Aci come sopra riportato, per il quale è previsto l'accorpamento con il Pubblico registro automobilistico e la Motorizzazione civile, nell'ambito della riforma della pubblica amministrazione, senza considerare che finanziare una società privata in un contesto di riduzioni di servizi e aumento di imposte per la collettività sarebbe sicuramente da evitare.