Atto n. 4-03041

Pubblicato il 20 novembre 2014, nella seduta n. 356

CAMPANELLA , BOCCHINO - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

da notizie diramate sull'edizione de "Il Sole-24 ore" del 18 novembre 2014, risulta allo studio del Governo un piano per prevenire e combattere il dissesto idrogeologico con un primo stralcio urgente di 689,7 milioni di euro dal piano da 9 miliardi per il periodo 2014-2020 annunciato la settimana scorsa dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Graziano Delrio e dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti;

destinatari di questa prima tranche, secondo la combinazione degli indici di rischio con quelli di densità di popolazione, sarebbero 7 grandi città metropolitane: Genova, Milano, Firenze, Roma, Torino, Bologna e Cagliari;

il piano di prevenzione non comprenderebbe nessuna delle città del Meridione;

considerato che:

secondo Legambiente Sicilia, nella scala delle città a maggior rischio idrogeologico, dopo Genova risulterebbero rispettivamente seconda e terza le città di Messina e Reggio Calabria, dove la presenza delle fiumare metterebbe in serio pericolo i centri abitati per rischio di valanghe;

secondo il "piano stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico", documento redatto dall'Assessorato del territorio e dell'ambiente della Regione siciliana, oltre il 70 per cento del territorio siciliano risulterebbe ad alto rischio,

si chiede di sapere:

se risulti al Governo una lista aggiornata delle segnalazioni, da parte della Regione Calabria e della Regione Siciliana, delle città a maggior rischio idrogeologico che necessitano in forma prioritaria di interventi di prevenzione;

se risultino confermate le informazioni rese dalla stampa, che vedrebbero escluse le città del Meridione dalla lista delle prime 7 città inserite nel piano per prevenire e combattere il dissesto idrogeologico;

quali iniziative intenda adottare al fine di salvaguardare l'assetto idrogeologico del territorio delle città di Messina e Reggio Calabria e delle altre città del Meridione in condizioni di alto rischio