Atto n. 4-02979

Pubblicato il 11 novembre 2014, nella seduta n. 348

DE PETRIS , CERVELLINI , PEPE - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

l'onda di cherosene che da qualche giorno scende lungo il rio Tre Cannelle a Maccarese nel comune di Fiumicino (Roma) fino al mare rappresenta l'ennesimo esempio di disastro ambientale annunciato e sottovalutato;

le associazioni ambietaliste Lipu e WWF intervenute prontamente per arginare la strage di animali hanno segnalato l'estrema gravità della situazione: cormorani, gallinelle, germani reali, testuggini d'acqua, nutrie sono le specie tra le più colpite, oltre a numerosi pesci. L'imponente contaminazione ha interessato non solo l'oasi di Maccarese, un'area di svernamento importantissima per innumerevoli uccelli migratori ma anche un'estesissima area agricola, dove la sopravvivenza dell'ecosistema è in gravissimo pericolo;

lo sversamento del cherosene nel fiume Arrone è un durissimo colpo all'ambiente naturale, notevoli sono i danni, in termini di perdita di biodiversità e di compromissione degli habitat. Colpita in particolar modo l'oasi naturale della foce Arrone, area di estremo valore, sia per qualità ambientale che di testimonianza storica del paesaggio originario, realizzata qualche anno fa dal WWF;

due sono, al momento, le ipotesi sulle cause del disastro originato da un deposito di cherosene collocato a monte del corso d'acqua, vicino allo svincolo dell'autostrada Civitavecchia-Fiumicino: la società ha attribuito il fenomeno a 2 tentativi di furto di cherosene ma, date le proporzioni del danno, è lecito sospettare invece un possibile collasso strutturale dell'oleodotto;

finora i carabinieri e i vigili del fuoco hanno riscontrato che il punto in cui si è verificata la fuoriuscita di carburante si trova a un metro e mezzo sotto terra, il che fa presumere che ignoti avrebbero tentato di allacciarsi alla condotta per rubare carburante causandone la rottura, in due punti, uno a Palidoro, nei pressi dell'ospedale "Bambino Gesù" e l'altro vicino a Torre in Pietra;

un primo allarme, lanciato nei giorni scorsi, è stato probabilmente sottostimato come pure un ritardo si è verificato nell'avvio degli interventi di bonifica. Il sindaco di Fiumicino, il 9 novembre 2014, ha emesso un'ordinanza per sospendere l'irrigazione dei campi e nonostante la gravità della situazione gli interventi di recupero ambientale adottati dall'Arpa Lazio e dall'Eni, gestore del tratto di oleodotto, si sono limitati alla semplice disposizione di barriere per rallentare l'onda,

si chiede di sapere:

quali verifiche urgenti il Ministro in indirizzo intenda promuovere per il controllo dello stato attuale delle acque, del mare, dei canali di irrigazione e il monitoraggio dei terreni agricoli e da pascolo nonché dell'intera oasi naturale;

quali iniziative intenda intraprendere per accertare la vera causa dell'incidente e per verificare se l'Arpa regionale e l'Eni abbiano realmente attuato tutte le procedure previste per impedire lo sversamento del cherosene fino al mare e il conseguente inquinamento dell'intera area colpita, e qualora venissero accertate inadempienze quali iniziative intenda porre in essere al fine di sanzionare i responsabili;

se, per quanto di competenza, intenda adottare tempestivamente un provvedimento a carico dei responsabili del danno all'ambiente per constringerli in solido alla bonifica e al ripristino della condizione ambientale preesistente;

al netto di eventuali responsabilità penali o per dolo o colpa grave, quali iniziative urgenti intenda intraprendere coinvolgendo il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e le sue articolazioni, in particolare il Corpo forestale dello Stato, al fine di eseguire una reale stima dei danni alla fauna e alla flora e una valutazione delle misure atte al ripristino delle condizioni dell'ecosistema naturale anche prevedendo, se necessario, lo stanziamento di adeguate risorse finanziarie;

quali iniziative urgenti intenda assumere, anche coinvolgendo le altre amministrazioni e i soggetti interessati, al fine della messa in sicurezza e della riqualificazione ambientale di tutta l'area colpita dallo sversamento di cherosene e dalla conseguente contaminazione al fine di arrivare in tempi rapidi alla bonifica dell'intera area ottemperando al proprio dovere di tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini, anche prevedendo l'impiego di adeguate risorse finanziarie;

quali iniziative intenda intraprendere per innalzare il livello di attenzione e per assicurare il costante monitoraggio ambientale delle aree di elevato valore ambientale e paesaggistico.