Atto n. 3-01359 (in Commissione)

Pubblicato il 28 ottobre 2014, nella seduta n. 340

BLUNDO , SANTANGELO , BERTOROTTA , CIOFFI , COTTI , LEZZI , MONTEVECCHI , PAGLINI , PUGLIA - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -

Premesso che:

sulla base della Convenzione di Lisbona del 1997, promossa dal Consiglio d'Europa e dall'Unesco, e del Processo di Bologna del 1999 è stata stabilita la creazione di uno spazio "europeo" dell'istruzione superiore, al fine di creare una omologazione valoriale dei titoli accademici tra i vari Stati membri, e di un centro nazionale di informazione, appositamente previsto in ogni Stato membro, al fine di facilitare il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all'estero. Conseguentemente a questi 2 importanti eventi, a differenza di quanto accadeva precedentemente, la laurea italiana vecchio ordinamento di durata quadriennale è stata riconosciuta nell'Unione europea come laurea triennale;

i citati centri nazionali di informazione sono collegati attraverso 2 reti principali: Naric (National academic recognition information centre) ed Enic (European network of information centres on academic recognition and mobility). La prima, istituita nel 1984 su iniziativa della Commissione europea, ha l'obiettivo, appunto, di facilitare il processo di riconoscimento accademico dei diplomi e dei periodi di studio all'interno degli Stati membri e opera all'interno dei programmi finalizzati alla promozione della mobilità degli studenti e degli insegnanti negli istituti di istruzione superiore. L'Enic, invece, pur avendo lo stesso obiettivo, è stata voluta dal Consiglio d'Europa e dall'Unesco;

considerato che sulla base di quanto esposto, in Europa la laurea triennale ha un significato e un valore diverso rispetto a quello che possiede nel nostro Paese. Infatti la laurea italiana vecchio ordinamento equivale a livello europeo ad una laurea triennale (cosiddetto bachelor degree), contando 180 crediti formativi, derivanti appunto dalla laurea triennale, più i 60 crediti che si aggiungono per l'ulteriore anno, per un totale di 240 crediti. Seguendo tale ragionamento e meccanismo di calcolo si giunge a 300 crediti e quindi ad un master degree, cioè alla nostra laurea magistrale 3 anni più 2, mancando 60 crediti;

considerato inoltre che esiste una non trascurabile sfasatura tra l'unità di misura utilizzata in Europa e quella impiegata in Italia nel sistema di valutazione dei titoli universitari. La laurea quadriennale vecchio ordinamento è una "creazione" tutta italiana che non coincide né corrisponde a livello europeo ad un master degree, bensì solo ed esclusivamente ad un bachelor degree che, a sua volta, pur avendo valore in Europa, corrisponde ad una mera laurea triennale, che nel nostro Paese significa poco o nulla,

si chiede di sapere quali iniziative e provvedimenti di competenza il Ministro in indirizzo intenda porre urgentemente in essere per risolvere la problematica, che produce oggettive situazioni di disparità nella valutazione dei titoli accademici tra il nostro Paese e gli altri Paesi europei, limitando di fatto le opportunità di accesso al mondo del lavoro di coloro che con impegno e sacrificio hanno conseguito un titolo accademico.