Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02709
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Atto n. 4-02709
Pubblicato il 24 settembre 2014, nella seduta n. 316
DI BIAGIO - Ai Ministri dello sviluppo economico e degli affari esteri e della cooperazione internazionale. -
Premesso che:
risultano all'interrogante forti criticità in merito alle interferenze televisive fra alcune emittenti italiane locali e di Paesi esteri quali Croazia, Slovenia, Austria, Francia, Tunisia ed altri;
la Repubblica di Croazia, ad esempio, subisce consistenti danni finanziari per le tante rescissioni dei cittadini dall'abbonamento televisivo, che determina una crisi del settore pubblicitario. Attualmente si stima che più di un milione di cittadini croati (circa il 25 per cento della popolazione) non siano in grado di ricevere i programmi televisivi, soprattutto nelle zone dell'Istria, della Dalmazia e delle isole;
sulla questione, che persiste da diversi anni, si è definito un primo intervento normativo attraverso il decreto-legge n. 145 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 9 del 2014, che all'articolo 6, comma 8, ha stabilito che "Entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni avvia le procedure per escludere dalla pianificazione delle frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre le frequenze riconosciute a livello internazionale ed utilizzate dai Paesi confinanti, pianificate ed assegnate ad operatori di rete televisivi in Italia ed oggetto di accertate situazioni interferenziali";
ha stabilito anche il termine per la liberazione delle frequenze al 31 dicembre 2014, prevedendo inoltre che "alla scadenza del predetto termine, in caso di mancata liberazione delle suddette frequenze, l'Amministrazione competente procede senza ulteriore preavviso alla disattivazione coattiva degli impianti avvalendosi degli organi della polizia postale e delle comunicazioni ai sensi dell'articolo 98 del Codice delle comunicazioni elettroniche, di cui al decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259";
l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) sta, di conseguenza, componendo un elenco dei reclami ricevuti dalle agenzie di regolamentazione dei Paesi esteri: l'elenco che indica quali sono le frequenze da liberare sarà completato entro il 25 settembre 2014 e sarà pubblicato sul sito internet ufficiale;
la circostanza desta preoccupazioni e proteste anche in sede nazionale da parte delle emittenti televisive locali italiane, nonostante fonti di stampa riferiscano che il Ministero dello sviluppo economico ha stanziato 20.000.000 euro come misura compensativa per gli editori che decidano di liberare le frequenze dei canali televisivi volontariamente;
in effetti, oltre all'insufficienza delle risorse compensative stanziate, il rischio che le televisioni locali vengano cancellate dal panorama televisivo italiano è molto alto, con evidenti ripercussioni occupazionali, nonché lesioni della concorrenza e del pluralismo dell'informazione,
si chiede di sapere:
quali siano le misure adottate dai Ministri in indirizzo al fine di fornire le garanzie alla Repubblica di Croazia e agli altri Paesi coinvolti nelle dinamiche citate;
come intendano risolvere le criticità delle imprese televisive locali, garantendo i livelli occupazionali, la concorrenza e il pluralismo dell'informazione.