Pubblicato il 10 luglio 2014, nella seduta n. 276
DE POLI - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
il vero e proprio nubifragio che si è abbattuto sul padovano, misurato con approssimazione dai quaranta ai sessanta millimetri di pioggia in pochi minuti, ha causato ingentissimi danni su tutto il territorio della provincia, sulle strade, alle infrastrutture elettriche, alle abitazioni private e agli edifici pubblici;
la Coldiretti Veneto rende noto che, ad essere maggiormente colpite sono state le aziende agricole della cintura urbana di Padova e delle Terme con parte dell'area collinare. Il maltempo ha lasciato il segno sia sulle strutture che sulle colture, soprattutto frutteti e vigneti. La stampa locale riporta che vi sono "(...)campi devastati a Noventa, Vigonza, Cadoneghe, Vigodarzere, Selvazzano, Ponte SanNicolò, Selvazzano, Rubano, Abano e Montegrotto e in parteTeolo, Arquà, Galzignano e Torreglia. I danni più rilevanti li ha fatti il vento forte che ha scoperchiato serre e ricoveri attrezzi, danneggiato piccoli allevamenti o le loro scorte(...) Le raffiche di oltre cento chilometri all'ora che hanno sferzato il territorio hanno abbattuto numerosi vigneti, alberi, piante da frutto con danni alla produzione nel pieno della stagione. Nella fascia urbana e nell'Alta Padovana invece sono stati sferzati dal vento ettari di coltivazioni di tabacco, ortaggi e altri seminativi";
anche le attività commerciali hanno subito ingentissimi danni: l'Ascom avrebbe già predisposto aiuti concreti attraverso fondi di garanzia, anche fino all'ottanta per cento, per gli eventuali prestiti chiesti agli istituti di credito per il ripristino delle attrezzature e dei locali danneggiati;
secondo quanto ancora riporta la stampa locale i comuni di Abano Terme e Padova avrebbero già chiesto lo stato di calamità naturale alla Regione Veneto in conseguenza di danni subiti per un valore stimato rispettivamente di due e un milione di euro,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno dichiarare lo stato di calamità naturale quale provvedimento iniziale immediato a sostegno delle attività economiche e produttive, danneggiate così gravemente nei giorni scorsi.