Atto n. 4-05325

Pubblicato il 1 ottobre 2003
Seduta n. 468

FALCIER, FAVARO, ARCHIUTTI, CARRARA, DE RIGO, MAINARDI, SAMBIN, TREDESE. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

il Ministero dell’economia e delle finanze detiene il controllo e definisce le strategie di Consap Spa, di Patrimonio S.p.A., dell’Agenzia del demanio, di Fintecna (ex IRI) e dell’Ente EUR;

Patrimonio Spa a sua volta controlla Dike Aedifica, società per la realizzazione dei programmi di edilizia carceraria;

con la legge n. 359/92 è stata disposta la trasformazione in società per azioni dell’INA, Istituto Nazionale delle Assicurazioni, in precedenza ente pubblico economico;

dopo oltre un anno dalla trasformazione in S.p.A. è stata operata la scissione dell’INA, dalla quale è derivata, in veste di beneficiaria demandata allo svolgimento delle funzioni assicurative pubbliche, la Consap S.p.A., Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici, con effetto dal 1º ottobre 1993;

quest’ultima, successivamente, in sede di Assemblea straordinaria degli azionisti, in data 31 ottobre 1996, ha deliberato l’ampliamento dell’oggetto sociale, inserendo nel proprio statuto, in aggiunta alle funzioni originariamente previste, quella di assumere incarichi da parte di Amministrazioni dello Stato o Enti pubblici per la gestione, la valorizzazione e la dismissione di patrimoni immobiliari;

con l’art. 65 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, «all’Agenzia del demanio è attribuita l’amministrazione dei beni immobili dello Stato, con il compito di razionalizzarne e valorizzarne l’impiego, di sviluppare il sistema informativo sui beni del demanio e del patrimonio, utilizzando in ogni caso, nella valutazione dei beni a fini conoscitivi ed operativi, criteri di mercato, di gestire con criteri imprenditoriali i programmi di vendita, di provvista, anche mediante l’acquisizione sul mercato, di utilizzo e di manutenzione ordinaria e straordinaria di tali immobili»;

con decreto-legge 15 aprile 2002, n. 63, «per la valorizzazione, gestione ed alienazione del patrimonio dello Stato è istituita una società per azioni, che assume la denominazione di Patrimonio dello Stato S.p.A., che opera secondo gli indirizzi strategici stabiliti dal Ministero dell’economia e delle finanze»;

a fine 2002 il Ministero dell’economia e delle finanze ha ceduto alla Fintecna (ex IRI) immobili di proprietà pubblica per circa 500 milioni di euro (tra i quali l’immobile ex ETI), affidando alla stessa il compito di gestirli e valorizzarne il realizzato;

il Ministero dell’economia e delle finanze detiene la partecipazione di controllo dell’Ente EUR (proprietario di consistenti aree immobiliari in Roma), che ha avviato nuovi progetti per circa 200 milioni di euro,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga che sussistano alcune sovrapposizioni di competenze e, quindi, che si renda necessario procedere ad un chiarimento o ad una razionalizzazione del ruolo dei citati enti nell’ambito della gestione immobiliare del patrimonio dello Stato, con particolare riferimento alle procedure di dismissione/alienazione.