Pubblicato il 24 luglio 2003
Seduta n. 450
BOCO. - Ai Ministri dell'interno e degli affari esteri. -
Premesso che:
il 22 luglio 2003 il cittadino vietnamita Duong Van Huè, per il quale la ditta Agriturismo di Mercatale aveva presentato la domanda di regolarizzazione del rapporto di lavoro ai sensi dell’articolo 1 della legge 222/2002, è stato prelevato dal suo posto di lavoro da personale della questura di Firenze nelle prime ore della mattina, è stato tradotto a Roma – Aereoporto “Leonardo da Vinci” –, è stato imbarcato su un aereo dell’Alitalia, destinazione Hanoi e, alle ore 15.40 circa, è stato colà rimpatriato;
dopo otto mesi dalla scadenza della regolarizzazione, conclusasi l’11 novembre 2002, il cittadino vietnamita era fiduciosamente in attesa, assieme al suo datore di lavoro, della convocazione da parte dell’Ufficio Territoriale del Governo di Firenze per la firma del contratto di lavoro e per il rilascio del relativo permesso di soggiorno, senza che alcun motivo ostativo alla medesima regolarizzazione gli fosse stato reso noto dagli uffici preposti;
il cittadino vietnamita, residente in provincia di Firenze assieme alla moglie e al figlioletto, aveva presentato la domanda di riconoscimento dell’asilo politico e, a seguito del respingimento della medesima da parte della Commissione centrale per il riconoscimento dello stato di rifugiato, che risulta aver respinto il 95% delle domande di asilo presentate, aveva rinunciato al ricorso contro il provvedimento e preferito essere inserito nel provvedimento di regolarizzazione;
il rimpatrio coatto verso il Vietnam pone il signor Duong Van Huè in una condizione di grave pericolo per la propria incolumità e per la propria vita;
sono attualmente in discussione presso la Camera dei deputati le “Disposizioni in materia di protezione umanitaria e di diritto di asilo”, la cui approvazione consentirebbe finalmente all’Italia, colpevolmente in ritardo, di mettersi alla pari con gli altri Paesi dell’Unione europea,
si chiede di sapere se non si ritenga opportuno:
che sia annullato per motivi umanitari il decreto di espulsione comminato dalla Prefettura e dalla Questura di Firenze al signor Duong Van Huè affinché al medesimo possa essere rilasciato un visto di ingresso in Italia, da parte della nostra Rappresentanza di Hanoi, onde concludere la propria pratica di regolarizzazione del rapporto di lavoro presso l’UTG di Firenze, nonché espletare eventuali altri adempimenti amministrativi o giudiziari che gli consentano il soggiorno legale nel nostro Paese, assieme alla propria famiglia;
che siano messe in atto tutte quelle iniziative, previste da accordi internazionali e bilaterali nonché dalla legislazione nazionale, che consentano all’Amministrazione del nostro Paese di salvaguardare l’incolumità e la vita del cittadino vietnamita, così crudelmente e inopinatamente allontanato dall’Italia e dal proprio nucleo familiare.