Pubblicato il 24 luglio 2003
Seduta n. 450
IOANNUCCI. - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'interno. -
Premesso che:
all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale di Pescara è prevista la discussione del progetto per la realizzazione della “variante esterna all’abitato di Montesilvano, Città Sant’Angelo e Silvi”;
il 30 luglio scadrà il termine posto dall’Anas ai Comuni interessati per l’accettazione del progetto;
il progetto all’origine prevedeva che tale arteria stradale venisse realizzata al di fuori del centro abitato;
constatato che:
nel corso dei diversi anni trascorsi tra predisposizione del progetto e l’odierna volontà di realizzazione si sono verificati notevoli ampliamenti e modificazioni degli insediamenti urbani coinvolti, tanto che non esistono più le condizioni urbanistiche cui fa riferimento il progetto stesso;
oggi la variante in oggetto, a causa delle suaccennate modificazioni, sarebbe realizzata nel pieno della zona densamente abitata ed urbanizzata;
considerato che:
la realizzazione del progetto in esame comprometterebbe seriamente la vivibilità, la salute pubblica e la sicurezza dei residenti, nonché avrebbe un negativo impatto ambientale ed architettonico in una zona altamente urbanizzata;
sono sorti numerosi comitati di protesta costituiti dai cittadini, residenti nelle zone in cui dovrà passare la variante esterna all’abitato di Montesilvano, Città Sant’Angelo e Silvi, che si vedono danneggiati dalla costruzione della variante stessa;
sull’argomento è intervenuta anche l’Associazione Italia Nostra, schierandosi con chi intende tutelare la zona abitata di Montesilvano contro la realizzazione del progetto che ne deturperebbe definitivamente la fisionomia e l’integrità,
l’interrogante chiede di sapere se i Ministri in indirizzo non ritengano necessario ed urgente intervenire per la soluzione della questione esposta e quali provvedimenti urgenti intendano adottare al fine di evitare che sia realizzata la “variante esterna all’abitato di Montesilvano, Città Sant’Angelo e Silvi” nel pieno centro abitato della città, con tutte le dannose conseguenze che ne discenderebbero per la cittadinanza, onde evitare anche eventuali problemi di ordine pubblico.