Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02088

Atto n. 4-02088

Pubblicato il 17 aprile 2014, nella seduta n. 233

RUSSO - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -

Premesso che:

l'art. 2 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recante "Disposizioni per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini", convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, ha disposto una riduzione delle dotazioni organiche delle pubbliche amministrazioni e, in particolare, degli uffici di livello dirigenziale, da realizzarsi per mezzo di uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri;

in attuazione della disposizione, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 gennaio 2013 ha rideterminato le dotazioni organiche di alcuni Ministeri, tra cui quello dell'istruzione, con particolare riguardo alle qualifiche dirigenziali di prima e seconda fascia ed alle qualifiche di livello non dirigenziale;

per quanto attiene nello specifico al Ministero dell'istruzione, la riduzione del 20 per cento della dotazione organica degli uffici dirigenziali generali comporta un passaggio da 34 a 27 posti, con una contrazione di 7 posti di dirigente di prima fascia;

il 31 gennaio 2014 il Governo ha approvato uno schema di regolamento di organizzazione del Ministero, per ottemperare alle riduzioni di organico;

in base al piano di riorganizzazione, la riduzione di 7 uffici dirigenziali generali si realizzerà attraverso due diverse azioni, una volta alla soppressione di 3 direzioni generali in seno all'amministrazione centrale (una per ciascun dipartimento) e l'altra volta ad affidare a dirigenti di livello non generale la direzione degli Uffici scolastici regionali aventi una popolazione studentesca inferiore a 150.000 unità;

gli Uffici scolastici regionali interessati, la cui direzione sarà affidata a dirigenti di livello non generale, sono quelli del Molise (42.000 studenti), della Basilicata (84.000 studenti), dell'Umbria (119.000 studenti) e del Friuli-Venezia Giulia (145.000 studenti);

tale ripartizione comporta un danno nei confronti della Regione Friuli-Venezia Giulia, soprattutto se rapportata al numero di province esistenti;

il Friuli-Venezia Giulia ha 4 province e 6 uffici dirigenziali non generali, dei quali uno è riservato alla trattazione degli affari relativi all'istruzione in lingua slovena, ai sensi della legge n. 38 del 2001;

pertanto, la Direzione regionale potrà contare su un solo ufficio, a differenza della Basilicata, del Molise e dell'Umbria, le quali hanno rispettivamente 4 uffici di cui 2 riservati alla Direzione regionale;

il quadro è ulteriormente aggravato dal fatto che la Regione Friuli-Venezia Giulia ha al suo interno la presenza di ben tre minoranze linguistiche;

inoltre, si prevede che il coordinamento regionale per il reclutamento e la gestione del personale della scuola e dei dirigenti scolastici venga affidato all'Ufficio III, che opera nell'ambito territoriale della Provincia di Trieste, ufficio già di per sé sottodimensionato rispetto a quello delle altre tre Province della Regione e, comunque, non in grado, per carenza di risorse umane, di garantire la piena funzionalità dei servizi,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda mantenere ferma la struttura organizzativa delineata dallo schema di regolamento, e quali iniziative voglia assumere per assicurare una gestione quanto più efficiente possibile delle competenze assegnate all'Ufficio scolastico regionale del Friuli-Venezia Giulia.