Atto n. 2-00148

Pubblicato il 8 aprile 2014, nella seduta n. 225

GIOVANARDI - Al Presidente del Consiglio dei ministri. -

Premesso che:

il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, commissario delegato per il superamento delle emergenze ambientali del territorio della provincia di Roma, ottenne il 23 maggio 2012 il via libera della Presidenza del Consiglio dei ministri per la conferma della scelta da lui compiuta del sito di Corcolle come luogo provvisorio di stoccaggio dei rifiuti della città di Roma, perché secondo la Presidenza del Consiglio non sussistevano "vincoli specifici, paesaggistici o monumentali tali da impedire la realizzazione dell'intervento in progetto";

due giorni dopo l'invio di questa lettera il prefetto Pecoraro si dimise dalla carica di commissario e al suo posto venne nominato il prefetto Goffredo Sottile;

il prefetto Pecoraro fu costretto alle dimissioni da una martellante campagna di stampa, a seguito dell'uscita sul "Corriere della Sera" di un articolo di Gian Antonio Stella intitolato "i 5000 intellettuali di tutto il mondo contro la discarica accanto a Villa Adriana" dove si sosteneva che a Roma si stava ipotizzando di attivare una discarica "a due passi" da villa Adriana, sito riconosciuto dall'Unesco come patrimonio dell'umanità;

nel giro di poche ore furono raccolte migliaia di firme e paventato un intervento dell'Unesco per denunciare il Governo italiano;

in realtà, come dimostrato nel libro scritto dall'interrogante "Balle. Le bugie che hanno raccontato agli italiani", si trattava di una sciocchezza montata ad arte dai media, smentita dalla cartografia e dallo stesso presidente della Commissione italiana dell'Unesco Giovanni Puglisi;

come ampiamente prevedibile, il boicottaggio di Corcolle avrebbe portato all'esplodere del problema dei rifiuti a Roma e all'inevitabile proposta di riaprire le discariche di Manlio Cerroni, nel frattempo coinvolto in scandalose vicende giudiziarie con accuse di corruzione e favoritismi,

si chiede di sapere se il Presidente del Consiglio dei ministri intenda promuovere iniziative per scoprire chi ha ideato il boicottaggio della soluzione di Corcolle prospettata dal prefetto Pecoraro, veicolando notizie totalmente infondate per bloccare la scelta di quel sito per superare l'emergenza.