Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01977

Atto n. 4-01977

Pubblicato il 1 aprile 2014, nella seduta n. 220

MATTESINI - Al Ministro della salute. -

Premesso che

la legge 25 febbraio 1992, n. 210, e successive modifiche, recante "Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati", all'articolo 1, comma 3, dispone che: "I benefici di cui alla presente legge spettano altresì a coloro che presentino danni irreversibili da epatiti post-trasfusionali";

con sentenza n. 28 del 26 gennaio 2009, la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del predetto comma 3, affermando che: "dalla disciplina complessiva del 1992 emerge che, mentre l'indennizzo è sempre riconosciuto nel caso di soggetti che abbiano contratto infezioni da HIV, siano esse derivate dalla somministrazione di sangue ovvero di emoderivati, ai soggetti che abbiano contratto l'epatite il beneficio è concesso solo nel caso in cui la malattia sia conseguita a trasfusione, ovvero, se si tratta di operatori sanitari, nelle ipotesi di contatto con il sangue o suoi derivati. Resta priva di tutela, invece, l'ipotesi (...) in cui l'infezione da epatite sia conseguita alla somministrazione di emoderivati". Conseguentemente, ha dichiarato l'illegittimità per violazione dell'articolo 3 della Costituzione;

la Corte di cassazione sezione III civile, con sentenza 16 aprile 2013, n. 9148, intervenendo in merito alla normativa, ha precisato che: "alla luce del complessivo significato che la norma ha assunto, (...) ed alla stregua del criterio di esegesi che impone di intendere le norme in modo conforme a Costituzione, nel senso che il rischio per cui prevede l'indennizzo comprende anche l'ipotesi in cui il contagio sia derivato dalla contaminazione del sangue proprio del contagiato durante un'operazione di emodialisi, a causa di una insufficiente pulizia della macchina per emodialisi dalle sostanze ematiche lasciate da altro paziente, con la conseguenza che al contagiato compete l'indennizzo di cui alla norma",

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga di intraprendere azioni al fine di dare piena operatività alla pronunce della Corte costituzionale e della Corte di cassazione, nonché al fine di consentire la piena applicazione dei principi statuiti dalla legge.