Atto n. 4-01901

Pubblicato il 20 marzo 2014, nella seduta n. 215
Ritirato

CROSIO - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

sono in corso di esecuzione i lavori relativi all'appalto per la realizzazione dei lotti 6-7 dell'adeguamento del tratto di attraversamento appenninico tra Sasso Marconi e Barberino di Mugello dell'autostrada A1 Milano-Napoli ("variante di valico"), affidato da Autostrade per l'Italia SpA al raggruppamento temporaneo d'imprese costituito da Vianini Lavori SpA, Toto SpA e Profacta SpA;

nell'ambito di tale appalto sono stati completati i lavori di scavo e rivestimento per la realizzazione della galleria Sparvo (galleria a due canne, rispettivamente canna nord in direzione Bologna e canna sud in direzione Firenze), lavori che hanno avuto ampio risalto sui mass media perché realizzati con una macchina perforatrice (talpa) dichiarata la più grande del mondo;

nella realizzazione della galleria Sparvo si è seguito il tracciato inizialmente individuato da Autostrade per l'Italia, nonostante sussistessero dubbi e valutazioni contrastanti circa la composizione dei terreni da scavare e l'Appaltatore avesse segnalato che avrebbero potuto verificarsi gravissimi rischi di frane ed assestamenti ed aveva proposto di modificare il tracciato il modo da eseguire gli scavi in terreni aventi una composizione ed una situazione geotecnica stabile;

dopo l'ultimazione dei lavori di scavo e rivestimento della galleria Sparvo, i terreni che la sovrastano hanno avuto un assestamento (attualmente sono in corso accertamenti per verificarne l'entità ed i futuri sviluppi) che ha comportato il danneggiamento in diversi punti del rivestimento in calcestruzzo della canna nord, per una tratta di circa 350 metri, e già sono stati individuati segnali premonitori di un analogo danneggiamento del rivestimento della corrispondente tratta della canna sud;

la situazione è tale da far temere nel prossimo futuro ulteriori e più rilevanti danneggiamenti della galleria, che potrebbero comportare il crollo totale della stessa e, quindi, l'impossibilità di aprirla al traffico, con necessità di realizzare una nuova galleria su un tracciato diverso;

questo comporterebbe un ritardo di almeno 5 anni per l'apertura al traffico della variante di valico, inizialmente prevista per il primo semestre 2015,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo intendano appurare se, nell'ambito dell'istruttoria di valutazione d'impatto ambientale (VIA) del progetto dell'opera, fosse emersa la franosità dei terreni sovrastanti la galleria Sparvo;

quali iniziative siano state adottate dal Ministero dell'ambiente, da Autostrade per Italia e dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per verificare le cause dei fatti, le relative responsabilità e le conseguenze sull'effettiva possibilità di aprire al traffico la galleria Sparvo;

ove si ritenga di aprire al traffico la galleria Sparvo previ interventi di consolidamento e di rinforzo delle parti danneggiate, se siano stati correttamente valutati i rischi di aggravamento del dissesto e, quindi, i rischi per il traffico e per gli utenti nel caso di cedimento successivo ad improvviso;

quali iniziative di competenza il Ministro dell'ambiente intenda adottare.