Pubblicato il 12 marzo 2014, nella seduta n. 206
MANCONI , ZAVOLI - Ai Ministri dei beni e delle attività culturali e del turismo e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -
Premesso che:
il paesaggio italiano è da anni deturpato dalla speculazione edilizia, che ha, tra l'altro, determinato l'impermeabilizzazione di circa il 7 per cento in media del territorio nazionale, con picchi che toccano addirittura il 50 per cento (ed oltre) nelle aree metropolitane;
le disposizioni sulla valorizzazione ambientale del territorio sancite dal decreto-legge n. 312 del 1985, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 431 del 1985, sono state largamente disattese da provvedimenti e atti amministrativi di numerose Regioni;
il codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004, come successivamente modificato, prescrive, in particolare agli artt. 135 e 143, l'azione congiunta dello Stato e delle Regioni ai fini dell'elaborazione, in tempi sufficientemente certi e brevi, dei piani paesaggistici, al fine di valorizzare il relativo territorio,
si chiede di sapere:
in quale fase specifica si trovi la prevista attività di pianificazione paesaggistica, in ragione della sua importanza e della sua esclusività ai fini della tutela del territorio e delle bellezze paesaggistiche del nostro Paese;
quali Regioni abbiano sinora adottato il piano paesaggistico; quali lo abbiano proposto all'approvazione dei competenti organi giuntali o consiliari, oltre alla Regione Toscana; quali Regioni, invece, risultino tuttora inadempienti a tale obbligo sancito a tutela del paesaggio e del relativo territorio;
quali misure urgenti intenda assumere il Governo nei confronti delle Regioni inadempienti rispetto agli obblighi di copianificazione loro spettanti, anche esercitando il potere sostitutivo secondo le modalità e alle condizioni specificate, in particolare, dalla giurisprudenza costituzionale.