Pubblicato il 12 febbraio 2014, nella seduta n. 190
CROSIO - Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. -
Premesso che:
recentemente, secondo alcune accreditate fonti di stampa, il Governo italiano ha espresso l'intenzione di introdurre un'ulteriore imposta selettiva sui prodotti hi-tech, quali tablet e smartphone, ed una serie di altri dispositivi elettronici atti a memorizzare e/o riprodurre materiale audio e video;
già ora, a normativa vigente, esiste un'imposta di questo tipo, e quindi la ratio legis, formulata preventivamente dalla SIAE (Società italiana autori ed editori) di introdurre un contributo "in cambio della possibilità di effettuare una copia personale di registrazioni, tutelate dal diritto d'autore", non trova fondamento;
si stima che il gettito, secondo un calcolo prudenziale, si aggirerebbe attorno ai 150-200 milioni di euro e sarebbe destinato alla stessa SIAE. Tale somma graverebbe dunque sui conti economici delle famiglie e delle imprese, che già versano in una situazione di pesante crisi, e affosserebbe le vendite del settore hi-tech di bassa fascia, recentemente colpito dall'aumento della tassazione IVA,
si chiede di sapere quale sia la posizione del Ministro in indirizzo riguardo al paventato aumento della tassa suoi dispositivi connessi come smartphone e tablet che la SIAE sembrerebbe voler imporre per il solo possesso di strumenti tecnologici.