Atto n. 1-00202

Pubblicato il 16 gennaio 2014, nella seduta n. 168

PEPE , BOCCHINO , SERRA , DE PIETRO , CAMPANELLA , GIARRUSSO , SIMEONI , SCIBONA , MORRA , SANTANGELO , BIGNAMI

Il Senato,

premesso che:

nel 1999 il complesso archeologico di villa Adriana è stato inserito nell'elenco dei siti patrimonio dell'umanità dell'Unesco;

al momento dell'iscrizione l'Unesco, oltre a definire il perimetro del bene sottoposto a tutela, ha stabilito, con un accordo internazionale con la Repubblica italiana, anche la buffer zone, ossia una zona "cuscinetto" di protezione per l'area archeologica di villa Adriana;

l'accordo prevede l'impegno del nostro Paese a tutelare la zona di rispetto dell'area archeologica, e di sottoporre preventivamente all'Unesco i progetti che, insistendo nella zona di rispetto, possano trasformare il paesaggio circostante;

considerato che:

il Consiglio comunale di Tivoli (Roma) con la delibera n. 74 del 6 dicembre 2011 ha approvato in via definitiva il piano di lottizzazione "comprensorio di Ponte Lucano", dando il via libera ad una prima edificazione di 120.000 metri cubi di cemento, a cui ne seguiranno successivamente altri 60.000, all'interno dell'area buffer stabilita con l'accordo internazionale;

tale piano di lottizzazione non è stato preventivamente sottoposto al vaglio dell'Unesco come previsto dall'accordo internazionale prima della sua definitiva approvazione;

i nulla osta ottenuti dai competenti uffici della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio e dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per il Lazio ignorano gli impegni internazionali sottoscritti dall'Italia con l'Unesco;

il 5 gennaio 2012 il direttore del World heritage committee dell'Unesco ha inviato una missiva all'ambasciatore Maurizio Enrico Serra, capo della delegazione permanente italiana preso l'Unesco, esprimendo preoccupazione per l'approvazione da parte del Comune di Tivoli della lottizzazione "comprensorio di Ponte Lucano" (meglio nota come "Nathan");

nella sessione n. 36 del World heritage committee, che si è riunito tra il 24 giugno e il 6 luglio 2012 a San Pietroburgo, la vicenda della lottizzazione è stata analizzata dall'Unesco che ha concluso la propria analisi con la seguente valutazione: «Si richiede, allo Stato membro di informare il Whc in tempo utile rispetto a qualsiasi progetto di sviluppo pianificato nell'area buffer, includendo anche il progetto di sviluppo edilizio del "Comprensorio di Ponte Lucano", per il quale deve fornire inoltre una valutazione sull'impatto in relazione al paragrafo 172 delle linee guida, prima di mettere in atto qualsiasi impegno irreversibile»;

il comitato ha intimato al nostro Paese "di inviare al WHC entro il 1 febbraio 2014 un report aggiornato sullo stato di conservazione del sito";

atteso che:

questi fatti sono stati oggetto di tre interrogazioni presentate il 17 aprile 2013 (4-00091), il 26 giugno 2013 (4-00427) e il 15 gennaio 2014 (3-00630) indirizzate, tra gli altri, ai Ministri dei beni e delle attività culturali e del turismo e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;

i Ministeri competenti, a tutt'oggi, hanno ritenuto di non dove rispondere alle stesse interrogazioni;

l'esecuzione del progetto mette a rischio il riconoscimento attribuito a villa Adriana da parte dell'Unesco;

nonostante la redazione dei piani regolatori siano di competenza delle amministrazioni periferiche, l'applicazione dell'articolo 9 della Costituzione ed il rispetto degli impegni assunti dall'Italia in sede Unesco rimangono di competenza dello Stato, che ne risponde in tutte le sedi,

impegna il governo:

1) ad assumere urgentemente le opportune iniziative al fine di garantire il rispetto degli impegni assunti dall'Italia all'atto di ratifica dell'accordo per l'inclusione della villa Adriana tra i siti del patrimonio mondiale dell'Unesco;

2) ad assicurare l'invio della documentazione richiesta dal comitato di gestione dell'Unesco entro i termini stabiliti;

3) ad attivarsi, nell'ambito delle proprie competenze e responsabilità, affinché sia sospesa, dalle autorità interessate, l'esecutività degli atti assunti con la delibera n. 74 del 6 dicembre 2011 dal Comune di Tivoli fino all'espressione del parere del comitato dell'Unesco;

4) ad intraprendere tutte le misure necessarie per garantire la massima tutela di uno dei siti archeologici, artistici e culturali più preziosi del Paese.