Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04897
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Atto n. 4-04897
Pubblicato il 8 luglio 2003
Seduta n. 433
RIPAMONTI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
da lunedì 23 giugno 2003 il signor Corrado Ferulli, dipendente del Museo della Scienza e della Tecnica “Leonardo da Vinci” di Milano, nonché rappresentante legale dell’Associazione sindacale “Legittima Difesa”, sta attuando lo sciopero della fame per denunciare, con la solidarietà di alcuni colleghi, all’opinione pubblica i rapporti sempre più tesi ed il clima persecutorio che l’attuale Direzione avrebbe instaurato all’interno del Museo nei confronti dei dipendenti;
l’Associazione “Legittima Difesa” ha diffuso dei dati evidenzianti che dal luglio del 2001 ad oggi, oltre ad essersi alternati 5 responsabili amministrativi, il 40% dei lavoratori “storici” e il 48% dell’organico totale (comprendendo anche persone assunte dalla nuova Direzione), avrebbero lasciato il Museo e che dal settembre del 2002 sarebbero in corso ben 12 vertenze per mobbing, demansionamento, sottrazione di incentivi, interruzione di contratti di collaborazione coordinata e continuativa, passaggi di qualifiche, ecc.;
l’episodio che ha inasprito i rapporti e portato alcuni lavoratori alla mobilitazione riguarderebbe una dipendente che, dopo aver avviato una causa nei confronti della Direzione, avrebbe ricevuto due provvedimenti disciplinari, considerati da lei e da alcuni colleghi ingiustificati, con il probabile scopo di giungere a motivare il licenziamento o porla in condizione di dimettersi a seguito di un insopportabile clima persecutorio,
si chiede di sapere:
quali iniziative si intenda assumere al fine di verificare l’eventuale violazione dei diritti contrattuali, sindacali e civili dei dipendenti del Museo anche in relazione alle numerose vertenze in corso per demansionamento, mobbing e provvedimenti disciplinari ingiustificati;
se corrisponda inoltre al vero che la gestione della Direzione del Museo si avvalga di contributi privati e se di tali fatti sia a conoscenza il Presidente del Museo;
se non si ritenga di dover urgentemente avviare un confronto tra il Direttore generale e il Presidente e i dipendenti in mobilitazione, in particolare con Corrado Ferulli, in sciopero della fame dal 23 giugno.