Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04889
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Atto n. 4-04889
Pubblicato il 8 luglio 2003
Seduta n. 432
ZAPPACOSTA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e delle attività produttive. -
Premesso che:
da diversi mesi è in atto una trattativa a livello governativo per salvare 260 posti di lavoro dell’azienda Marconi nelle sedi di Chieti, Genova e Milano;
il 1º giugno scorso è scaduto il termine di sessanta giorni di moratoria concordati durante la trattativa a Palazzo Chigi tra la Marconi Corporation, il Governo, rappresentato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, dott. Gianni Letta, e le organizzazioni sindacali;
il prossimo 8 luglio si riunirà l’assemblea dei soci della Marconi Corporation per deliberare l’avvio della procedura di liquidazione della Marconi Mobile Access, sezione ad alta tecnologia avanzata dell’azienda;
il Governo Regionale si è impegnato a favorire l’acquisizione della Marconi Mobile Access da parte della Finmeccanica;
la crisi occupazionale della Marconi Mobile Access si aggiunge al quadro già fosco della zona industriale della Val Pescara, dove si ripetono da anni, costantemente, chiusure di fabbriche e di insediamenti produttivi con la conseguente perdita di centinaia di posti di lavoro;
la situazione occupazionale sta determinando forti tensioni sociali in tutta la regione Abruzzo, tant’è che nella giornata di venerdì 4 luglio è prevista una manifestazione di protesta presso la sede della Rai regionale, che secondo i manifestanti avrebbe dato scarso spazio informativo alla vertenza in atto,
si chiede di sapere:
se si ritenga opportuno tornare a riunire con la massima urgenza il tavolo delle trattative per dare risposte certe e confortanti ai 260 lavoratori che rischiano di perdere il proprio posto;
se si intenda intervenire presso la Marconi Corporation per sospendere la decisione di avvio della procedura di liquidazione della Marconi Mobile Access;
se non si ritenga di dare corso all’acquisizione della Marconi Mobile Access da parte della Finmeccanica, società a maggioranza di capitale pubblico.