Atto n. 4-01119

Pubblicato il 18 novembre 2013, nella seduta n. 138

BUCCARELLA , DONNO , LEZZI - Al Ministro della giustizia. -

Premesso che:

si apprende da fonti di stampa sul web (si veda il sito "bastacasta.altervista") della situazione relativa al carcere minorile di Lecce;

in questa struttura non è detenuto alcun ospite;

tuttavia la struttura è funzionante a pieno regime per quel che concerne il personale dislocato e i costi di gestione;

il personale ammonta a 28 unità completamente inutilizzate ma ugualmente retribuite con costi per l'amministrazione, fra stipendi e mantenimento della struttura, pari a 5 milioni di euro all'anno;

tale situazione non risulta agli interroganti essere un caso isolato, in effetti situazioni analoghe si riscontrano nel Centro di prima accoglienza di Taranto (massimo 3 detenuti che impegnano 9 agenti e un ispettore), l'Istituto penale per i minorenni di Lecce (da 5 anni senza detenuti ma con 22 agenti e 15 amministrativi) e condizioni assimilabili emergono anche a Salerno, Ancona e Caltanissetta;

in via generale, il rapporto tra detenuto minorenne e agente è di uno a 2, cioè per 450 detenuti minorenni si impiegano, oggi, 900 agenti, oltre a 1.200 amministrativi;

anche in altre realtà il rapporto tra detenuto e agente non è equilibrato, per esempio nella casa circondariale di Gela (Caltanissetta) ci sono 90 agenti per 60 detenuti, ad Avezzano (L'Aquila) ci sono 85 agenti per 65 detenuti con situazioni analoghe anche per gli istituti di Lucera e San Severo (Foggia);

viceversa, in altre strutture il rapporto è sfavorevole (per esempio a San Vittore 790 agenti devono far fronte a 1.600 detenuti, senza considerare che di 790 agenti 299 sono distaccati in altri servizi);

considerato che dei 2.000 braccialetti elettronici facenti parte del contratto con Telecom, rinnovato dal Ministero della giustizia per altri 7 anni a costi esorbitanti, ne sono in funzione soltanto 7,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza delle situazioni descritte;

se, prima di adottare misure straordinarie clemenziali per far fronte alla grave situazione in cui versano le carceri italiane, non ritenga di adoperarsi per razionalizzare risorse e strutture esistenti, al fine di impiegare in modo più fruttuoso le risorse umane presenti e sfruttare appieno gli edifici penitenziari disponibili prima di costruirne di nuovi;

quali siano i motivi per cui, ad oggi, risultino attivi solo 7 braccialetti elettronici su 2.000 acquistati e perché, qualora lo strumento elettronico non sia risultato valido, si sia proceduto comunque a rinnovare il contratto con la società Telecom, nonostante la fallimentare esperienza del precedente stock di braccialetti e il parere contrario della Corte dei conti.