Pubblicato il 3 giugno 2013, nella seduta n. 32
SIMEONI , TAVERNA , FATTORI , BENCINI , ROMANI Maurizio - Al Ministro della salute. -
Premesso che:
la Regione Lazio è al terzo commissariamento consecutivo per il forte disavanzo derivante dalla spesa della sanità pubblica;
il regolamento ministeriale sui requisiti dei servizi sanitari condiviso dal Gruppo interregionale per l'emergenza-urgenza del quale fa parte l'ARES (Azienda regionale emergenza sanitaria), stabilisce che le automediche sono previste in ragione di uno ogni 60.000 abitanti;
considerato che:
in base a tali criteri l'impiego di automediche in sostituzione delle ambulanze medicalizzate, stabilito per la provincia di Latina, dovrebbe essere di 9-10 unità in quanto dal censimento 2011 la popolazione raggiunge 520.000 unità, senza contare i flussi di immigrati e turistici;
in realtà il nuovo piano dell'ARES, emanato con l'atto n. 105 del 27 febbraio 2013, riduce a 3 le automediche, ben al di sotto dei parametri stabiliti dal regolamento ministeriale;
per tali motivi è anche stata presentata una diffida presso l'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici da parte della Croce rossa italiana, ex-concessionaria del servizio;
considerato inoltre che:
sempre in base a tale piano la nuova organizzazione deliberata dall'ARES indetta con gara negoziata prevede un costo di 9.716.700 euro (semestrale 4.858.377 euro) per 13 ambulanze e sulle stesse è stata rimossa la figura del medico a bordo (MSA, mezzo soccorso svanzato);
nel precedente piano, attualmente in scadenza, le ambulanze a disposizione erano 15 e su tutte era prevista la figura di un medico sulle 24, ma il prezzo del servizio era molto inferiore (7.700.000 annui, 3.850.000 semestrali);
oltre a rappresentare un incomprensibile aumento di spesa a fronte della diminuzione del servizio, tale nuovo piano, nella sua "riorganizzazione", prevede la soppressione delle postazioni di Sonnino e la rimozione dell'ambulanza di Gaeta (Latina), esponendo la popolazione di questo territorio a forti rischi nei periodi estivi quando il flusso di turismo è maggiore;
il personale addetto al coordinamento delle ambulanze è del tutto insufficiente ed in grave carenza di organico a causa del blocco del turnover e dei recenti tagli e pertanto risulterà altrettanto impossibile per le centrali operative 118 evadere le chiamate per codici di elevata gravità (rosso e giallo evolutivo) con l'invio di mezzi medicalizzati, con conseguenze negative sull'assistenza sanitaria in emergenza ai cittadini, prevista dai livelli essenziali di assistenza;
ne deriva una riduzione inaccettabile della qualità delle prestazioni in emergenza, compresa l'oggettiva impossibilità di effettuare, senza medico a bordo, i percorsi previsti dall'organizzazione delle reti assistenziali per i pazienti critici in emergenza sul territorio, anche alla luce della riconversione della rete ospedaliera laziale, ai sensi di specifici decreti del Commissario ad acta del 2010 (decreto U0090),
si chiede di sapere:
quali provvedimenti il Ministro in indirizzo intenda urgentemente adottare al fine di verificare la corretta applicazione dei regolamenti ministeriali sul territorio ed in particolare del regolamento ministeriale sui requisiti dei servizi sanitari condiviso dal Gruppo interregionale per l'emergenza-urgenza;
se non ritenga opportuno intervenire presso il Commissario ad acta per la prosecuzione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario della Regione Lazio, al fine di far luce sulle gravi irregolarità riscontrate in seguito all'indizione del bando di gara dell'ARES di Latina.