Pubblicato il 29 aprile 2013, nella seduta n. 16
GIOVANARDI - Al Ministro della giustizia. -
Premesso che, a quanto risulta all'interrogante:
Matteo Gorelli, condannato all'ergastolo in primo grado l'8 dicembre 2012 per omicidio volontario di un carabiniere ed il ferimento di un altro, sarebbe attualmente agli arresti domiciliari presso la Comunità di Don Mazzi;
la legge n. 199 del 2010, cosiddetta svuota carceri, dispone l'obbligatorietà della concessione degli arresti domiciliari quando residuino 18 mesi di carcere da scontare;
Paolo Forlani, Luca Pollastri, Enzo Pontani e Monica Segatto, agenti di polizia, sono stati condannati a tre anni e sei mesi per l'omicidio colposo ai danni di Federico Aldrovandi;
applicato il condono, la pena residua da scontare sarebbe di 6 mesi;
il tribunale di sorveglianza di Padova avrebbe concesso gli arresti domiciliari a Monica Segatto;
il tribunale di sorveglianza di Milano avrebbe concesso gli arresti domiciliari a Enzo Pontani;
viceversa il giudice di sorveglianza di Bologna avrebbe negato gli arresti domiciliari a Paolo Forlani e Luca Pollastri, condannati per lo stesso reato all'identica pena,
si chiede di sapere quali iniziative di propria competenza il Ministro in indirizzo intenda assumere perché in Italia non ci siano stridenti contraddizioni quali, a quanto risulta all'interrogante, si sarebbero verificate nei casi illustrati, nel trattamento di cittadini che dovrebbero essere uguali davanti alla legge.