Atto n. 4-09004

Pubblicato il 15 marzo 2013, nella seduta n. 1 della 17ª legislatura

RANUCCI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

la federazione trasporti del sindacato Cisl fornisce sullo stato dei trasporti in Sicilia un quadro allarmante che coinvolge autobus, treni, aerei e trasporto marittimo, tanto che il 7 marzo 2013, Amedeo Benigno, segretario della federazione, dichiara sugli organi di stampa che quello siciliano non è un sistema infrastrutturale degno di una regione europea;

l'Azienda regionale di trasporti (AST) taglia ogni giorno 70 corse a causa della mancata corresponsione, da parte di Regione e Comuni, delle risorse necessarie per far fronte ai costi del carburante e della manutenzione dei mezzi; la società da mesi non paga gli stipendi ai dipendenti ed ogni giorno, di conseguenza, circa 500 pendolari di tutta l'isola non possono contare per gli spostamenti sui bus pubblici ma neppure su quelli privati in quanto dal 2012 i finanziamenti regionali per le 120 ditte che gestiscono il trasporto privato su ruote sono stati tagliati del 20 per cento;

Ferrovie dello Stato sopprime quotidianamente 15 treni regionali, spesso all'ultimo minuto, rendendo quindi il servizio inaffidabile e in molte stazioni le macchine per l'emissione sono guaste e non ci sono biglietterie; inoltre, il nuovo piano di Trenitalia Sicilia prevede la soppressione in alcune fasce orarie di altre 105 tratte così che pendolari e viaggiatori verranno ulteriormente penalizzati dovendo aspettare fino a 3 ore tra un treno e l'altro;

la Regione Sicilia e Ferrovie dello Stato, inoltre, hanno firmato un accordo, per velocizzare gli spostamenti tra Palermo, Messina e Catania, che prevede una riduzione del 10 per cento dei tempi; nel frattempo, è operativo un solo un treno diretto che per collegare Palermo con Catania ci mette quasi 3 ore, mentre i regionali non diretti ne impiegano almeno 4;

il 14 aprile 2013 scadrà il contratto di affidamento triennale al consorzio Metromare, che in 20 minuti collega in aliscafo la Sicilia alla Calabria; questo servizio è utilizzato da circa 4 milioni di pendolari all'anno, senza contare i turisti. La Cisl sottolinea che se non avverrà un rinnovo del finanziamento verrà a mancare il mezzo più veloce per raggiungere la penisola e rimarranno solo i traghetti che impiegano il doppio del tempo ed evidenzia le ripercussioni anche sul turismo estivo in quanto per i viaggiatori che ogni anno visitano le isole minori siciliane, da Ustica a Lampedusa e Pantelleria, dalle Eolie alle Egadi, potrebbero ripresentarsi i disagi della stagione scorsa, quando la Regione ridusse i finanziamenti ai trasporti privati e le compagnie marittime tagliarono i collegamenti;

il piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale varato dal Governo Monti ha stabilito che solo l'aeroporto "Falcone-Borsellino" di Palermo e quello di Trapani Birgi sono da considerare scali di interesse nazionale e riceveranno, quindi, finanziamenti statali; degli altri ("Fontanarossa" di Catania e l'incompiuto Comiso per il quale, dopo 5 anni dalla sua costruzione, era prevista l'apertura ad aprile 2013) si occuperanno le Regioni e gli enti locali, che potranno valutare, nel caso di mancanza di risorse, anche la loro chiusura;

il vettore low cost catanese Windjet è sull'orlo del fallimento, ha smesso di volare ad agosto 2012 e deve ancora ripianare i propri debiti per poter riprendere il servizio; i 500 dipendenti sono in cassa integrazione per i prossimi 4 anni e le quote di mercato della compagnia sono state spartite tra i maggiori vettori del low cost internazionale e Alitalia;

considerato che:

la diversità delle aree insulari è stata presa in considerazione nel Trattato di Amsterdam, ove si riconosce che queste regioni soffrono, a motivo della loro insularità, di svantaggi strutturali, il cui perdurare ostacola lo sviluppo economico e sociale;

la stagione turistica estiva della Sicilia e degli altri territori insulari rischia di venire irrimediabilmente compromessa dai disservizi dei trasporti marittimi e dei collegamenti interni che potrebbero dirottare i flussi turistici verso altre mete internazionali,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda intervenire, nell'ambito delle proprie competenze, per garantire alla popolazione della Sicilia una rete infrastrutturale all'altezza degli standard europei sia sull'intero territorio insulare che nei trasferimenti da e per il continente;

se intenda impegnarsi al fine di contribuire, attraverso un confronto con le società preposte e la Regione, all'individuazione di un piano programmatico che tenga conto delle esigenze dei pendolari e che consenta di scongiurare il rischio della marginalità dei territori;

se non ritenga di dover adottare, nei confronti dei territori insulari, comprese le isole minori, misure straordinarie volte anche al sostegno dell'economia nel settore turistico-ricettivo ed al fine di garantire la continuità territoriale prevista dalla Costituzione.