Atto n. 4-04862

Pubblicato il 2 luglio 2003
Seduta n. 428

BARELLI. - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

il 29 giugno 2003, come pubblicato sui quotidiani della capitale, un appartenente alla polizia municipale di Roma, in forza al 3º Gruppo, veniva accoltellato al collo, a Piazza Bologna, da un uomo che disturbava i partecipanti alla festa ecologica indetta dal Municipio e che l’agente aveva cercato di allontanare;

tale episodio, ultimo di una lunga serie, ai danni degli operatori della polizia municipale, non consente ulteriori dilazioni nella ricerca di una risposta seria ed efficace alla domanda di sicurezza di coloro che per legge sono tenuti a garantire l’altrui incolumità, ma che si trovano sprovvisti di strumenti per garantire la propria;

il sindacato di categoria O.S.Po.L., in data 27 novembre 2002, aveva presentato all’Autorità Giudiziaria, a seguito di fatti analoghi, una diffida nei confronti dei Consiglieri Comunali annunciando che sarebbero staati ritenuti responsabili dei danni subiti dagli operatori della polizia municipale qualora non avessero deliberato sulla questione dell’armamento;

considerato che:

la dotazione di un’arma rappresenterebbe un efficace deterrente nei confronti di qualsivoglia malintenzionato;

per motivi strumentalmente ideologici non è più consentito giocare con la vita degli appartenenti alla polizia municipale che hanno diritto di difendersi, ma soprattutto di far rispettare la legge alla stregua delle altre Forze di Polizia il cui armamento non scandalizza nessuno;

il personale della polizia municipale, ai sensi del 1º comma, punto c), dell’articolo 5 della legge 65/1986 e dell’articolo 8 del Regolamento del Corpo, esercita funzioni ausiliarie di Pubblica Sicurezza ed è per questo motivo che può essere armato;

il comma 5 dell’articolo 5 della legge 65/1986 e l’articolo 50 del Regolamento del Corpo riconoscono al Consiglio Comunale la potestà deliberativa in merito all’armamento della polizia municipale,

si chiede di sapere:

quali provvedimenti il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di garantire l’incolumità degli operatori della polizia municipale di Roma;

quali iniziative ritenga di dover intraprendere per sollecitare il Consiglio Comunale di Roma ed il Sindaco affinché sia rispettato l’impegno assunto nei confronti del consiglio stesso in occasione dell’ordine del giorno del 21 giugno 2002 (Consiglio Straordinario sulla Sicurezza), votato all’unanimità dalla maggioranza e dall’opposizione, avente per oggetto la “Promozione di un sistema integrato Stato-Comune di Roma, volto a soddisfare l’esigenza di sicurezza della cittadinanza”.