Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08921

Atto n. 4-08921

Pubblicato il 21 dicembre 2012, nella seduta n. 858

DE TONI , BELISARIO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

nella giornata del 21 dicembre 2012, vi sono stati ancora disagi per gli utenti della metropolitana di Roma, a causa di un nuovo guasto tecnico. Intorno alle ore 9.45 la stazione metro Tiburtina è stata evacuata ed è stato deciso il blocco dei treni su tutta la linea. Il servizio è stato interrotto tra Castro Pretorio e Laurentina in entrambi i sensi di marcia ed è stato attivato un servizio sostitutivo di bus in superficie. Notevoli disagi e ritardi si sono verificati anche sulla linea A. Il servizio è stato riattivato su tutta la linea intorno alle ore 13;

secondo quanto riferisce il sito dell'Atac, nella fermata di Termini "ignoti hanno prima azionato e poi divelto l'interruttore di emergenza che si trova lungo la banchina, provocando l'azionamento dei dispositivi di sicurezza generali che, per precauzione, hanno interrotto l'erogazione dell'energia elettrica sull'intera linea bloccando i treni nelle stazioni, come nel caso di un convoglio diretto a Laurentina rimasto fermo tra le stazioni di Tiburtina e Bologna per qualche minuto. L'azionamento indebito del sistema di emergenza ha provocato, quindi, interruzioni a catena, ritardi elevati e blocchi lungo l'intera metro B/B1 a partire dalle 8.30 e sino alla conclusione dell'intervento dei tecnici, i quali - nonostante la rapidità delle operazioni - sono stati costretti a sostituire integralmente l'apparato";

contro quello che l'Atac definisce un grave atto di vandalismo, è stata già presentata, da parte della stessa Atac, una denuncia alle Forze dell'ordine;

un articolo pubblicato sul "Corriere della Sera" in cronaca di Roma, titolato «Cavi tranciati, metro B bloccata per ore. Atac: "Atti vandalici non casuali"», l'amministratore delegato dell'Atac, Roberto Diacetti, ha dichiarato che: «nelle ultime settimane abbiamo verificato il ripetersi di interruzioni e blocchi delle metropolitane che, alla luce di quanto accaduto oggi, non appaiono più tanto casuali. Stiamo interessando con denunce e materiale probatorio gli inquirenti affinché sia fatta piena luce su quanto accaduto. Personalmente e a nome dell'azienda, stigmatizzo e condanno con forza atti sconsiderati che interrompono un servizio pubblico e creano un danno incalcolabile agli utenti limitando il loro diritto alla mobilità»;

la Procura di Roma ha aperto un'indagine per interruzione di pubblico servizio. L'articolo precedentemente citato riferisce che «gli inquirenti svolgeranno accertamenti, al momento ancora contro ignoti, anche rispetto ad ulteriori danneggiamenti denunciati dall'azienda dei trasporti pubblici»;

occorre infatti ricordare che soltanto lunedì 10 dicembre un altro guasto aveva bloccato la metro B tra Eur-Magliana e Castro Pretorio. A seguire, il 12 dicembre, un inconveniente tecnico verificatosi alla stazione di Quintiliani si era ripercosso su tutta la linea, comprendendo anche la diramazione della B1, facendo sì che nelle prime ore del mattino la circolazione dei treni fosse gravemente rallentata. Un articolo pubblicato sul "Corriere della Sera" sempre nella cronaca di Roma, intitolato "Linea in tilt a Quintiliani: ritardi sulla metro B, pendolari esasperati", riporta il dato sconcertante riferito ai continui problemi verificatisi sulla linea: si sarebbe trattato del nono guasto in 20 giorni;

a giudizio degli interroganti non possono più essere tollerate le continue interruzioni di servizio pubblico, che creano un danno incalcolabile agli utenti, costretti quotidianamente a doversi confrontare non solo con la limitatezza della rete metropolitana della capitale, non comparabile con quella di altre capitali europee, ma ultimamente con i continui guasti, ritardi e disagi,

si chiede di sapere quali misure si intenda promuovere, per quanto di competenza, al fine di assicurare il ripristino di condizioni di normalità sulla rete metropolitana romana, garantendo così ai cittadini di non vedere compresso il proprio diritto alla mobilità.