Pubblicato il 1 luglio 2003
Seduta n. 426
FABRIS. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso:
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti finanzia e produce con la RAI “Quizzauto”, il programma televisivo dedicato all’educazione stradale condotto da Paolo Brosio e Luana Ravagnini tutti i sabati alle ore 18.00 su Raidue;
che il programma televisivo “Quizzauto” nasce con il meritevole obbiettivo di promuovere una vera cultura della sicurezza nella circolazione stradale;
che durante la puntata di sabato scorso 28 giugno è stato trasmesso un servizio dedicato, nello specifico, alla diffusione delle “minicar” nelle nostre città;
che durante il servizio non veniva fatto minimamente cenno al fatto che le “minicar” sono veicoli particolarmente pericolosi per la sicurezza stradale perché non sono costruite con gli stessi standard e gli stessi criteri degli autoveicoli;
che il taglio del servizio andato in onda sabato scorso ha pure evidenziato che i minori si trovano oggi a guidare le “minicar” perché, nella maggior parte dei casi, i genitori sono convinti che si tratti di veicoli più sicuri dei motorini, nonostante il loro costo particolarmente elevato;
considerato:
che le “minicar” sono veicoli che, proprio perché omologati come i ciclomotori, non sono costruiti con gli stessi standard degli autoveicoli, non sono soggetti alle medesime prove di sicurezza dell’impianto elettrico e di resistenza strutturale, non sono dotate di cinture di sicurezza e di sistemi di sicurezza passiva quali il roll-bar e possono essere guidati senza casco;
che alcune previsioni normative del recente pacchetto di modifiche al Codice della strada, entrato in vigore lunedì 30 giugno 2003, avranno effetto solo dal 1º luglio 2004, e, tra le previsioni differite, vi è anche l’obbligo di munirsi di un apposito certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori e dei quadricicli leggeri per i conducenti minorenni non patentati;
che appare incomprensibile che una trasmissione televisiva che ha il meritevole obiettivo di promuovere la sicurezza stradale si dimentichi di sottolineare che le “minicar” sono veicoli evidentemente precari dal punto di vista della sicurezza e della resistenza strutturale, considerata pure la decisione del Consiglio dei ministri di far slittare a non prima del 2004 l’obbligo del patentino per i minori di 18 anni;
che già nelle scorse settimane, con l’interpellanza parlamentare n. 2-00397 del 5 giugno 2003, l’interrogante ha chiesto al Governo di far eseguire tutti gli accertamenti dovuti in materia di sicurezza su tali veicoli, di renderne pubblici i risultati e di valutare seriamente se i risultati delle verifiche eseguite consiglino di modificare l’attuale disciplina dell’omologazione prevista per tali vetturette in modo da renderla in tutto equivalente a quella prevista per gli autoveicoli,
si chiede di sapere:
quanto costi al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti cofinanziare con la RAI i servizi dedicati al tema della sicurezza stradale;
quali siano le responsabilità specifiche in ordine alla determinazione dei contenuti di tali servizi;
se il Ministro in indirizzo non ritenga che l’impostazione del citato servizio dedicato alla diffusione delle “minicar” nelle nostre città abbia avuto la parvenza di un vero e proprio messaggio promozionale;
se non ritenga necessario intervenire con urgenza al fine di correggere i contenuti informativi del servizio dedicato alle “minicar” trasmesso sabato scorso alle ore 18 su Raidue, servizio che per la sua incompletezza rischia di promuovere l’uso di un veicolo assai pericoloso.