Atto n. 4-08878

Pubblicato il 18 dicembre 2012, nella seduta n. 854
Risposta pubblicata

BETTAMIO - Al Ministro degli affari esteri. -

Premesso che a quanto risulta all'interrogante:

l'interesse del sistema economico italiano per il mercato cinese è in continua evoluzione e, pertanto, la richiesta di visti d'ingresso, sia turistici che di affari, per l'Italia sta proporzionalmente aumentando;

come è stato ribadito anche nel corso dell'audizione presso le Commissioni congiunte Affari esteri della Camera dei deputati e del Senato del 24 ottobre 2012, l'emissione dei visti è una attività che, per motivi di sicurezza e per la rilevanza delle risorse che porta nelle casse dello Stato, deve essere gestita ordinariamente, in maniera trasparente e nel rispetto della normativa Schengen, prevedendo che l'accesso al programma VIS (Visa Information System) di Schengen, l'esame delle domande, i colloqui e la decisione ultima sulle domande di visto competano esclusivamente al personale di ruolo appositamente abilitato, mentre al personale a contratto siano affidate l'attività di collaborazione relativa alla sola raccolta delle domande stesse e l'istruzione delle pratiche di visto;

in tale contesto, per rispondere all'esigenza di incrementare il personale che opera nel settore dei visti delle sedi diplomatico-consolari della Repubblica Popolare Cinese, l'Amministrazione degli Esteri sta procedendo all'assunzione di personale a contratto ai sensi dell'art. 41-bis, comma 4, del decreto-legge n. 83 del 2012 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 134 del 2012,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda - in ottemperanza alla normativa Schengen - affiancare al personale locale a contratto, incaricato della attività front office, funzionari di ruolo cui siano riservate le attività di controllo e di decisione (back office);

se intenda adottare misure atte ad evitare che si crei un pericoloso effetto a "collo di bottiglia" che potrebbe avere, come conseguenza, o un deciso rallentamento del servizio o, in alternativa, il rilascio di visti senza un adeguato controllo ed il dovuto rispetto delle norme di sicurezza e di Schengen.