Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04665

Atto n. 4-04665

Pubblicato il 4 giugno 2003
Seduta n. 408

CURTO. - Ai Ministri delle attività produttive, dell'ambiente e della tutela del territorio, delle infrastrutture e dei trasporti e della salute. -

Premesso che :

a Brindisi e' ancora in corso un vivace dibattito sul futuro del porto di Brindisi e sulla sua caratterizzazione;

ad oggi non vi e' stato soggetto politico o istituzionale che si sia espresso a favore di quella che purtroppo appare la monocultura del carbone;

addirittura in ogni circostanza (interventi sulla carta stampata, interviste rilasciate ad emittenti televisive o radiofoniche, convegni) la stragrande maggioranza di tali soggetti si affretta a definire assolutamente contingente e temporaneo tale utilizzo del porto di Brindisi;

al contrario alcuni particolarissimi e recenti provvedimenti sembrano essere mossi da indirizzi coerenti non solo con la richiamata monocultura del carbone, ma addirittura con l'obbiettivo di rendere permanente e definitiva tale monocultura;

e' il caso della proposta di variante al piano regolatore del porto, redatta dall'autorità portuale di Brindisi e sottoposta alla valutazione del Comune (che avrebbe dato parere favorevole), della Provincia (che ha dato parere favorevole attraverso l'organismo appositamente abilitato, il comitato tecnico provinciale, ma, molto opportunamente, con tali prescrizioni da rendere difficilmente attuabile l'insano progetto) e della Regione (presso cui sarebbe in corso l'istruttoria finale);

tale proposta prevederebbe la costruzione di un molo adiacente all'attuale molo passeggeri (la distanza sarebbe inferiore ai cento metri), condizionando quindi sensibilmente le prospettive di incremento di quella che a lungo e' stata considerata la vocazione naturale del porto di Brindisi e confermando invece l'esistenza di un "partito del carbone" che e' opportuno fare uscire definitivamente allo scoperto;

si aggiunga a ciò che tale infausta ipotesi determinerebbe una enorme operazione di sbancamento (per il cui materiale il cosiddetto decreto Ronchi prevederebbe lo smaltimento in discariche di tipo B - rifiuti speciali non pericolosi -) della quale non e' assolutamente chiaro il corollario;

se dovesse verificarsi tale ipotesi, sarebbe definitivamente cancellata la conversione a gas metano delle centrali brindisine, e ancor meno chiara sarebbe la funzione del rigassificatore,

si chiede di conoscere:

le valutazioni del Governo su quanto esposto in premessa;

se non si ritenga opportuna l'istituzione di un tavolo politico per definire le prospettive del porto di Brindisi al di la' e al di sopra di quel partito del carbone che ha visto negli ultimi tempi strane e incomprensibili conversioni.