Atto n. 4-08660

Pubblicato il 14 novembre 2012, nella seduta n. 835

COMPAGNA , PERDUCA - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per i beni e le attività culturali e dell'interno. -

Premesso che:

da notizie attinte dalla stampa quotidiana sembrerebbe che la più antica scuola italiana, il "Nazareno" (1631) di Roma, abbia concluso la sua stagione;

fu Giuseppe Colasanzio, precursore della pedagogia moderna, a fondare a Roma il collegio Nazareno, concepito fin dal 1630 come "scuola pubblica";

attraverso complessi e complicati rapporti intercorsi negli ultimi 10 anni fra la "fondazione Collegio Nazareno" ed il costruttore milanese Sergio Scalpellini, l'esperienza di una plurisecolare scuola pubblica italiana, dove hanno studiato ed insegnato uomini dell'illuminismo (Pietro Verri), maestri di dantismo (Luigi Pietrobono) e storici del Risorgimento (Alberto Maria Ghisalberti), starebbe ora per diventare albergo di lusso del centro storico romano;

sicché l'ente privato che gestisce la scuola più antica d'Europa rivendicherebbe titolo ad usare l'immobile finora a destinazione scolastica come proprio patrimonio immobiliare suscettibile di tutt'altra destinazione,

si chiede di sapere:

quali puntuali e verificabili elementi d'informazione sulla vicenda il Governo ritenga opportuno fornire;

quali garanzie per la tutela della plurisecolare biblioteca e delle plurisecolari collezioni d'arte risultino essere previste in questa trasformazione da scuola pubblica in albergo di lusso;

se ritenga tale trasformazione opportuna o se, viceversa, non sia piuttosto da prendere in considerazione l'ipotesi di conservare nel cuore di Roma le scuole più vecchie d'Europa, magari puntando sul complesso scolastico unico assieme al liceo Visconti, in grado di continuare la tradizione del collegio romano.